PALERMO – La decisione della magistratura, risalente a qualche mese fa, di mettere i sigilli a Villa Rossi, un complesso monumentale che ricade nella borgata di Tommaso Natale, ha di fatto privato bambini, giovani e meno giovani della possibilità di potersi incontrare, creando così dei momenti di aggregazione necessari al normale fluire e svolgimento della vita sociale del Quartiere.
Il nostro giornale si era occupato del caso in un articolo del nostro direttore, quando in concomitanza della manifestazione “Panormus: la scuola adotta la città” l’accesso agli alunni ed al pubblico fu negato in conseguenza del sequestro preventivo adottato dalla magistratura. Un provvedimento che è stato determinato dal fatto che alcune parti del complesso sono pericolanti, con relativo rischio per i fruitori di quegli spazi.
Eppur oggi, qualcosa si muove grazie alla buona politica che, partendo dalla base, si preoccupa di preservare, gli spazi di aggregazione culturale. sociale, ma anche di tipo ludico.
Siamo voluti andare sul posto e abbiamo incontrato il Consigliere della VII Circoscrizione Fabio Costantino il quale ci annuncia che, grazie ad una azione sinergica che ha visto protagonisti assieme a lui stesso, il Vice Sindaco Emilio Arcuri e il Consigliere Comunale e Deputato Regionale Giuseppe Milazzo, si prospetta una rapida soluzione del caso: “Mi sta molto a cuore il problema in quanto sono consigliere di Circoscrizione e risiedo nella borgata di Tommaso Natale. La nostra Parrocchia (San Giovanni Battista n.d.r.), gestisce in maniera encomiabile la villa e vedere il degrado nel quale rischiava di cadere mi faceva molto male. Adesso è arrivata la svolta in quanto è stato notificato il dissequestro di 30 giorni, prorogabile, per permettere i lavori di messa in sicurezza delle parti inagibili da parte del Comune di Palermo”. Gli operai comunali, con grande soddisfazione di Costantino, hanno già cominciato gli interventi di ripristino, che riguardano le parti ammalorate e inagibili e l’auspicio è che i lavori possano essere ultimati nel più breve tempo possibile.
In effetti girando per la villa, risalta all’occhio del cronista una realtà dai volti diversi: la parte che è gestita dalla Parrocchia risulta in buone condizioni, sia nelle parti coperte, sia nelle parti all’aria aperta (con un splendido prato all’inglese che fa la sua bella figura); l’altra parte, ha effettivamente bisogno di lavori urgenti per garantire la sicurezza dei cittadini. “Desidero che le attività possano riprendere al più presto – ha ribadito Fabio Costantino – per garantire ai residenti la possibilità di incontrarsi a beneficio soprattutto dei bambini e degli anziani e di ciò ringrazio Emilio Arcuri e Giuseppe Milazzo che hanno risposto al ‘ mio appello‘ e hanno posto un’attenzione particolare su Villa Rossi ottenendone il dissequestro giudiziario”.
Infine, il custode, incaricato dalla parrocchia, Salvatore Messana ci ha fatto da guida all’interno della villa settecentesca. Villa voluta dal patrizio Pietro Rossi, maestro giurato di Val di Mazara per poi appartenere alla famiglia dei Marchesi Natali e successivamente ancora alla famiglia Naselli.
Negli occhi e nelle parole del sig. Salvatore, tutto il desiderio di potersi occupare nuovamente, con impegno e amore, alla cura della villa che finalmente potrà essere riaperta alla fruibilità della cittadinanza.