Nell’anno in cui si celebrano i 400 anni del Festino di Santa Rosalia, la sesta edizione dell’Aedi “Rose” Festival, con la direzione artistica di Salvo Piparo, dedica 5 appuntamenti, da mercoledì 5 a domenica 9 giugno all’Ecomuseo del Mare “Memoria Viva” di Palermo (via Messina Marine, 20 – ingresso gratuito) ad altrettante “Rosalie”, cinque figure femminili siciliane che si sono contraddistinte, ognuno nel loro ambito, per la straordinaria vita impegnata nella ricerca, nella dedizione per la propria terra, nel continuo interesse a creare bellezza dentro i vicoli di Palermo e non solo.
Salvo Piparo incontrerà e intervisterà le straordinarie Rosalie: mercoledì 5 giugno Fiammetta Borsellino, figlia di Paolo Borsellino, accompagnata dalle musiche originali di Duilio Virzì; giovedì 6 giugno Costanza Quatriglio, regista pluripremiata e direttrice artistica del Centro Sperimentale di cinematografia di Palermo, con il pianista Diego Spitaleri; venerdì 7 giugno la scrittrice Stefania Auci, con le musiche di Roberto Gervasi alla fisarmonica; sabato 8 giugno la dirigente Patrizia Monterosso, con le musiche di Enrico Corli al contrabbasso; domenica 9 giugno la giornalista Alessandra Turrisi, con le musiche del polistrumentista Michele Piccione.
Cinque appuntamenti, in cui l’Aedo palermitano Salvo Piparo accoglierà sul palco un altro Aedo che duetterà con lui, tra ricordi, musiche e parole, questa volta però dedicati al mese delle rose e alla Santa Patrona Rosalia. Un omaggio alla storia di Rosalia che verrà sviscerata da Piparo e le sue Rosalie, aedi che sapranno raccontarsi come donne, nella rivalsa e determinazione del loro impegno sociale e culturale oltre che politico.
Palermo è il palcoscenico dell’iniziativa, il filo conduttore di ogni incontro, il suo linguaggio filmico, la sua ritualità atavica, i suoi profumi inconfondibili, cinque incontri dove le Rosalie, in scena parleranno ad altri aedi, ossia il pubblico, protagonista assoluto della narrazione, poiché parte del racconto.
In ogni appuntamento, Salvo Piparo farà una dedica alla Santuzza, un vero e proprio omaggio alla storia di questa nostra incredibile e controversa città. Le ospiti saranno rose tra le rose, da qui il sottotitolo “Rose”, un chiaro rimando iconografico della Patrona, da sempre incoronata da rose al suo capo.
“La devozione sviscerale per la Santa unisce le borgate, da dove nasce l’humus più antico della memoria culturale di un popolo. Oggi è necessario continuare a costruire e avviare “nuovi” processi di rigenerazione urbana e sociale in cui le periferie possano trasformarsi in nuove centralità, siamo convinti che la narrazione, il trasferimento della memoria e il cunto sono i mezzi fondamentali che possano trasmigrare da una periferia a un’altra conoscenza e tradizioni, abbattendo conflitti o distanze culturali. La conoscenza della storia la si vede scritta in ogni vicolo, in ogni edicola votiva di Santa Rosalia, che è presente in ogni dove, per sorvegliare tutti. La vita di Rosalia diventa il pretesto focale per raccontare una storia che consideri non solo la genesi dei tessuti ma anche l’evoluzione delle forme sociali di questi luoghi e le Rosalie di questa edizione: Fiammetta Borsellino, Costanza Quatriglio, Stefania Auci, Patrizia Monterosso, Alessandra Turrisi, saranno le testimoni contemporanee della grinta, determinazione e affermazione femminile, incarnando la libertà di sostenere la propria vocazione proprio come la nostra Patrona”, così Salvo Piparo, il direttore artistico.
Aedi FESTIVAL è un progetto che prevede il racconto, lo studio e la necessità viscerale, di guardare alla storia dell’umanità come un momento unico e imprescindibile, attraverso l’unica ritualità possibile: l’oralità, poiché un popolo cresce e si tramanda, sopra ogni cosa, attraverso la narrazione. Aedi è un festival che accoglie più mondi, l’affabulazione coinvolge tutti, dal titolato all’uomo di strada, catapultati, sopra un tappeto di parole, dentro fiabe peregrine.
Salvo Piparo è custode delle più antiche memorie e da anni racconta la Sicilia e le sue mirabili storie di vita e leggende popolari. Ricercatore attento delle tradizioni popolari, rievoca la storia attraverso la tecnica del cuntu. Ha messo più volte in scena spettacoli di Salvo Licata, oltre ad essere stato egli stesso autore di oltre 30 produzioni teatrali. Testimonial per Unicef, da anni è impegnato contro la lotta al pizzo con la sua attività teatrale, rivolgendo inoltre un’attenzione particolare per tutte le manifestazioni in beneficenza a favore dei bisognosi. Appassionato, devoto e straordinario interprete della voce del popolo, che attraverso le sue rappresentazioni, ritorna con il suo entusiasmo e la sua forza, ad essere espressione autentica della saggezza più profonda dei grandi pensatori di strada, maestri indiscussi dell’arte del saper vivere attraverso la lente dell’ironia e dell’audace sopravvivenza, tra comicità e crudo realismo.