sabato, 23 Novembre 2024
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A Palermo, la Giornata internazionale dei bambini scomparsi. Penelope Sicilia comincia a tessere la tela della speranza.

La speranza e il non dimenticare erano la forza di Penelope, moglie di Ulisse, il re di Itaca. La regina tesseva la tela e la notte la disfaceva. Non sapeva se il marito fosse vivo o morto, in quale luogo era trattenuto e da cosa era impedito, ma era sicura che un giorno avrebbe rivisto il suo sposo rientrare in patria. E così, alla fine, il re arrivò. La pazienza e la tenacia della sposa furono ricompensate. Prima del suo ritorno, Ulisse era una persona scomparsa.bambiniscomparsi5 (1)
Oggi, 25 maggio, in occasione della “Giornata internazionale dei bambini scomparsi”, nata per ricordare il piccolo Ethan Patz, rapito a New York il 25 maggio del 1979 e per sensibilizzare l’opinione pubblica su questo fenomeno, in Sicilia si scorge una nuova Penelope. È l’Associazione Penelope Sicilia (Associazione Nazionale delle famiglie e degli amici delle persone scomparse), che, a sostegno dei familiari che non hanno più notizie dei loro cari, ha organizzato a Palermo, su iniziativa di Laura Zarcone, madre di Marcello Volpe, una marcia silenziosa e composta.
Il corteo è partito da via Ruggero Settimo e, lungo via Cavour, si è fermato di fronte la Prefettura. Hanno preso parte al percorso rappresentati dell’A.I.C.E.S (Associazione per l’impegno civile e sociale), il Telefono Azzurro che da sempre si schiera “dalla parte dei bambini” e il nucleo cinofili della Polizia Municipale.
I volti dei familiari, degli amici e dei sostenitori presenti, non sono tristi e afflitti, ma sono animati dalla determinazione e dalla sicurezza di volere lottare e andare avanti. In testa al corteo, notiamo una catena di fotografie: sono immagini dei tanti bambini scomparsi, che vengono tenute ben in vista e mostrate proprio da alcuni bimbi. bambiniscomparsi3A guidarli è Laura Zarcone, che sorride e avanza con passo deciso. La osserviamo e pensiamo, tra noi, che Marcello sarebbe fiero della sua mamma. È una mamma forte, è una mamma coraggiosa.
Per strada, c’è chi, passeggiando o uscendo da qualche negozio, si ferma ad osservare, chi, invece, si informa sull’iniziativa e si avvicina. “Svegliare le coscienze” e “non dimenticare” sono i messaggi che Penelope Sicilia ha voluto lanciare. I dati, infatti, parlano chiaro: la Sicilia, seconda regione italiana per numero di scomparsi, conta circa 13 mila persone negli ultimi quarant’anni. La provincia con il numero maggiore è Catania con 977, seguono Palermo con 835, Agrigento con 616 e Messina con 537. I minori scomparsi nell’isola sono 2.635 di cui 2.130 stranieri.bambiniscomparsi2
Durante il percorso, impossibile non accorgersi del colore predominate, simbolo della speranza: il bianco, che attirando i raggi del sole, rende luminoso l’intero corteo. Ognuno, tra le mani, tiene saldamente il filo del proprio palloncino e non mancano genitori che, indossando magliette con la stampa del proprio figlio o del familiare scomparso, cercano così di mantenerne ben viva la memoria. Delle raffiche di vento stropicciano alcuni fogli e cartelloni, ma i partecipanti non si scompongono, proseguono avanti,bambiniscomaprsi4 composti e in silenzio fino alla Prefettura. Qui, sottolineando l’importanza e la necessità di far conoscere questa realtà, questo mondo sospeso nel tempo, tra l’attesa del presente e la memoria del passato, ognuno ha materializzato la speranza di riabbracciare “chi non ha fatto ancora ritorno”: volano in alto tanti palloncini bianchi. Alziamo, per un istante, gli sguardi all’azzurro intenso del cielo, dove il bianco dei palloncini si unisce al candore delle nuvole. Non li vediamo più. Sono in viaggio, alla ricerca dei bambini scomparsi, quei palloncini, su cui è scritto il nome del familiare. Il nome è stato scritto con una penna bianca, perché non si legge con gli occhi, ma con il cuore pieno di speranza.

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