Palermo – Si è svolta il 15 maggio scorso, presso la prestigiosa sede del Consiglio Comunale di Palermo, la designazione del premio letterario Arenella Città di Palermo giunto alla sesta edizione. La platea degli scrittori che hanno partecipato al premio era numerosa e qualificata, ma, come da regolamento, la giuria ha infine decretato tre finalisti per la sezione poesia dialettale e tre finalisti per la sezione poesia in lingua italiana.
Sono intervenuti nel pomeriggio culturale il dottor Andrea Cusumano, Assessore alla Cultura della Città di Palermo; la dottoressa Eliana Calandra, Direttrice e Capo Area del Settore Cultura; la dottoressa Rita Cedrini, Antropologa e docente presso l’Università di Palermo; il professor Tommaso Romano, saggista e scrittore; il professor Ciro Spataro, storico e già sindaco della città di Marineo; il professor Salvatore Di Marco, critico letterario, scrittore e poeta; il chitarrista del Conservatorio Vincenzo Bellini e Luigi Sanzone, che ha allietato il pomeriggio con alcuni brani musicali.
La presentatrice Katiuska Falbo ha condotto il pomeriggio culturale, scandendo le varie fasi della premiazione con grazia e bravura.
Naturalmente era presente il Presidente e Fondatore del Premio Letterario il dottor Francesco Anello al quale abbiamo chiesto di farci un bilancio della sua iniziativa culturale: “Bilancio estremamente positivo – ci risponde – di un evento ormai consolidato a livello nazionale, l’unico Premio di Poesia, ne esistono molti in Provincia, ormai famoso per la sua trasparenza e serietà, completamente gratuito, che ha visto premiare uomini di grande prestigio culturale. Un Premio iniziato in silenzio ed ormai sulle pagine di tutta Italia, che vuole promuovere attraverso la poesia, una borgata marinara come l’Arenella per apprezzarne la storia, le tradizioni e l’essere punto di riferimento di una città che ha perso d’occhio la sua cultura. Siamo orgogliosi di dare alla città lustro e dignità culturale, ma vorremmo ci fosse data più attenzione da chi ha il dovere di salvaguardare il nostro patrimonio artistico”
Quindi Formula vincente non si cambia? Oppure sono previste novità per il prossimo anno?
“La formula che contraddistingue il premio è il risultato di un lavoro certosino, insieme alla qualificata giuria che lo sostiene ed è una formula ormai consolidata”
Ma ecco i due vincitori nelle rispettive categorie: per la silloge in lingua dialettale il poeta Salvatore Gaglio con il libro: “La sorti di lu Munnu e l’Omu”; per la silloge in lingua italiana il poeta Biagio Balistreri con il libro “Il fabbricante di parole”.
Chiediamo al poeta e scrittore Biagio Balistreri.
Un poeta quando scrive spesso prova e descrive le emozioni. Lei quali emozioni ha provato nel ricevere il premio?
“L’emozione è stata fortissima, poiché il premio Arenella, anche grazie all’autorevolezza della giuria, è un evento che ha conseguito una notevole affermazione a livello sia locale che nazionale – ci ha risposto il poeta Biagio Balisteri. Nella mia scrittura ed in particolare nel Fabbricante di Parole, che può essere considerato il libro di una vita, alle emozioni si unisce la consapevolezza dell’evoluzione della storia umana e una forte riflessione esistenziale, grazie alle quali, come recita la motivazione del premio, la parola assume un valore paradigmatico per la salvezza dell’uomo”
Infine è stata consegnata la Targa Speciale “Alberto Prestigiacomo” che premia personalità della cultura cittadina distintisi nel campo dell’arte e della cultura a Padre Cosimo Scordato, al maestro Pippo Madé, alla dottoressa Maria Concetta Di Natale.
Foto di Elisa Sanfilippo