Il TeLiMar cede 6-10 al Circolo Canottieri Ortigia 1928 il derby valido per la quinta giornata del Round Scudetto di A1 maschile. Alla piscina Olimpica comunale di Palermo, il match si gioca per buona parte sui nervi, con la voglia degli aretusei di riscattare la brutta uscita dalla Len Euro cup e i padroni di casa a cercare di rimettersi al pari col ritmo di un campionato spezzettato, dovendo far fronte al post infortunio di Occhione, usato anche oggi col contagocce, e con l’assenza per squalifica di Nuzzo. Primo tempo equilibrato, poi i biancoverdi provano a scappare, ma ci riescono davvero solo a metà del terzo tempo, quando si portano prima sul +3 e poi sul +4 anche grazie al primo dei due rigori parati da un ottimo Tempesti. A cavallo tra la fine del terzo e l’inizio dell’ultimo quarto, Giorgetti con una doppietta prova a trascinare i palermitani, ma il 6-9 di Ferrero e il secondo tiro dai cinque metri fallito fanno perdere le speranze ai ragazzi allenati da Gu Baldineti, che sabato prossimo in trasferta proveranno a dare fastidio al Brescia.
LA CRONACA
La sblocca Condemi in ripartenza alla prima azione disponibile. A riportare equilibrio ci pensa Occhione con un preciso diagonale. Nella prima frazione Jurisic dice tre volte di no ai biancoverdi, che non riescono così a sfruttare l’uomo in più.
L’Ortigia si porta di nuovo avanti, stavolta in extra player con Carnesecchi. Risponde subito Giliberti in più per il 2-2. Prosegue il batti e ribatti con l’alzo e tiro di Cassia, poi l’Ortigia si porta sul +2 con Di Luciano. Il Club dell’Addaura ha l’occasione di accorciare, ma spreca la doppia superiorità numerica a pochi secondi dall’intervallo lungo.
La seconda metà del match vede i padroni di casa spinti dal pubblico autorizzato a seguire dagli spalti andare sul -1 con un tap-in di Woodhead. Ingenuità di Cupido che, espulso, non esce dal campo e regala un rigore ai palermitani. Tempesti non si fa sorprendere da Occhione dai cinque metri. Gol fallito, gol subito. E gli aretusei vanno sul 3-6 con Ferrero e Inaba. Resta calmo il TeLiMar, che accorcia con una deviazione ai due metri di Giliberti. Cassia per il 4-7. Dopo un lungo fraseggio, Giorgetti, che ha la meglio su Tempesti, firma il 5-8. Prova a ripetersi poco dopo, ma la deviazione al volo non gli riesce. Ritmi altissimi fino all’ultimo secondo.
La partita è ancora viva, con un po’ di sfortuna per i padroni di casa che prendono diversi legni. Prova a trascinare i suoi ancora Giorgetti, stavolta con uno splendido alzo e tiro, sfruttando bene le indicazioni ricevute da coach Baldineti durante il time out a uomini pari. Subito dopo, però, sullo scadere dei 20” di uomo in più, va di nuovo sul +3 l’Ortigia con Ferrero. Altro rigore e altra parata di Tempesti, questa volta su Hooper. Poi Carnesecchi per la doppia cifra degli aretusei, con il TeLiMar che ci prova con orgoglio fino alla fine.
Per il vicecapitano Andrea Giliberti, gli aretusei oggi erano «più pronti a una partita da dentro o fuori come questa, più squadra. A noi in questi quattro mesi è mancata la continuità di gioco ad alti livelli. Le uniche partite che abbiamo giocato una dietro l’altra sono state quella impossibile di Recco e quella dopo a Savona, con il nostro roster decimato per gli infortuni. Oggi Tempesti ha fatto delle parate importantissime in un momento delicato del match, ma noi potevamo essere più precisi nel concretizzare gli schemi provati in settimane. Invece, ci siamo disuniti e questo è il risultato. Ma dobbiamo ricordarci da dove siamo partiti e quale è sempre stato il nostro obiettivo. A Brescia possiamo toglierci uno sfizio, poi affronteremo Trieste in casa. Dobbiamo rialzare la testa, dimostrare di essere squadra e che abbiamo voglia di lottare fino alla fine per un posto in Europa. La stagione non finisce qui».
Marcello Giliberti, Presidente TeLiMar: «Meritata vittoria dell’Ortigia, che ha giocato una partita perfetta, con un evergreen Stefano Tempesti sugli scudi. Siamo partiti un po’ contratti, subendo l’assalto dei grintosissimi avversari, ma rientrando presto bene in partita. Poi, dall’opportunità sprecata, che ci avrebbe portato sul 4-4, siamo andati sotto sul 3-5, e da quel momento siamo rimasti costantemente sotto. Il risultato finale di 6-10 è certamente bugiardo, poiché non rispecchia il reale andamento del match, che comunque l’Ortigia ha vinto strameritatamente. Ora testa alla difficile sfida di Brescia, sperando di attivare a giocarla in maniera più grintosa e pragmatica rispetto ad oggi. Una menzione alla prestazione di Andrea Giliberti, ordinato in difesa, concreto in attacco, in aggiunta alla notevole mole di lavoro in acqua, che ha come sempre anche oggi sviluppato».
Campionato nazionale di pallanuoto maschile di serie A1 – 5^ giornata Round Scudetto – TeLiMar vs CC Ortigia
Ortigia: Tempesti, Cassia 2, Giribaldi, La Rosa, Di Luciano 1, Cupido, Bitadze, Carnesecchi 2, Condemi 1, Inaba 1, Ferrero 3, Napolitano, Calabresi – Allenatore: Stefano Piccardo
TeLiMar: Jurisic, Marini, Vitale, Fabiano, Giorgetti 2, Hooper, Giliberti 2, Metodiev, Lo Cascio, Occhione 1, Lo Dico, Woodhead 1, Girasole, Barone – Allenatore: Marco Baldineti
Arbitri: Fabio Brasiliano, di Camogli (GE), e Marco Piano, di Genova – Delegato: Giovanni Lo Dico
Parziali: 1-1; 1-3; 3-4; 1-2 – Superiorità: TeLiMar 2/6 + 2 rig. falliti; Ortigia 3/7
Note: Uscito per limite di falli Cupido (O) nel III tempo. Tempesti (O) para due rigori, a Occhione nel III tempo, a Hooper nel IV tempo. Partita a porte chiuse per l’inagibilità della tribuna della struttura comunale. Autorizzati solo tesserati delle giovanili, settore paralimpico e famigliari dei giocatori.