Bob Mintzer si esibirà sul palco del Real Teatro Santa Cecilia, lo storico teatro della Fondazione Orchestra Jazz Siciliana – The Brass Group, per la sua stagione concertistica Brass in Jazz, con i suoi amici d’arte di una vita, gli YellowJackets, 40 anni di concerti in tutto il mondo, quasi 30 progetti musicali e un milione di copie vendute in tutto il mondo. Appuntamento, dunque, con tre giornate consecutive e con doppio turno da giovedì 16 a sabato 18 novembre alle ore 19.00 e 21.30, abbonamenti e biglietti singoli sono ancora disponibili.
Con lo spettacolo Parallel Motion, loro sono il simbolo per antonomasia del più scintillante e pungente linguaggio jazz-fusion. Un autentico monumento che, sfidano il trascorrere del tempo, riesce non solo a mantenere in quota l’aura di leggenda presso il pubblico che li segue fin dall’inizio ma anche a conquistare continuamente nuovi adepti, innamorati di quel sound esclusivo e inebriante che è caratterizzato da architetture complesse, geometrie sghembe e andature funk e che è stato definito come una miscela elettroacustica altamente infiammabile le cui composizioni stimolanti, intelligenti e imprevedibili si abbeverano ad una sorgente da cui sgorga fusion, post bop, jazz contemporaneo e parecchio altro. Ancora oggi illuminata dalle tastiere di Russell Ferrante, dai fiati di Bob Mintzer (tra i più applauditi protagonisti del Sicilia Jazz Festival 2023) e dalla batteria di William Kennedy, il basso di Dane Alderson, la storia esemplare delle “Vespe” è condensata in un paio di Grammy Awards, una trentina di album, migliaia di concerti e milioni di dischi venduti.
Nel cartellone della stagione, scorrono importanti nomi del mondo internazionale del jazz che riprendono il tema della musica latino-brasiliana realizzata nel lontano 22 febbraio del 1974, quando il quartetto con Irio De Paula (chitarra), Ignazio Garsia (piano) Manlio Salerno (basso) e Afonso Vieira (batteria) inaugurava il nuovo jazz club di Via Duca della Verdura e di cui si celebreranno i 50 anni. Riparte così la forza trainante del Brass Group, la cui attività è continuativa con oltre 3000 concerti, con big della scena internazionale come Jorge Luis Pacheco sul palco del Real Teatro Santa Cecilia il 2 ,3 e 4 febbraio con l’Orchestra Jazz Siciliana con il concerto from Havana to Palermo. Pacheco è uno dei pianisti più prestigiosi del jazz latino -cubano, pianista virtuoso con una tecnica sensazionale al pianoforte, vincitore del Montreux Jazz Piano Solo Competition in Svizzera, si è esibito in tutto il mondo, tra cui importanti jazz club come Dizzy’s Jazz al Lincoln Center (New York), teatri e festival come il Blue Note Jazz Festival di New York, o The Piano Night nella House of Blues al New Orleans Jazz Fest e il Sziget Festival nella città di Budapest, Ungheria, il Red Sea Jazz Festival in Israele, il JazzKaar Festival in Estonia tra gli altri. Altro importante artista inserito nel cartellone è Ignacio Berroa definito da Dizzy Gillespie “…l’unico batterista latino al mondo nella storia della musica americana che conosce intimamente entrambi i mondi: la sua musica nativa afro-cubana, latino, jazz…”. Altra peculiarità della stagione è identificata anche con la ripartenza delle produzioni orchestrali con i solisti Anthony Strong il 23, 24 e 25 febbraio, Fay Claassen il 12, 13 e 14 gennaio 2024 e le canzoni d’autore originali italiane con Mario Rosini il 22, 23 e 24 marzo.
Il sipario del Real Teatro Santa Cecilia si aprirà per tre giorni di seguito con diverse produzioni dell’Orchestra Jazz Siciliana sempre più internazionale, con ospiti solisti. Venerdì e sabato i concerti avranno un doppio turno alle 19.00 e alle 21.30 e con doppio appuntamento, la domenica il doppio appuntamento sarà alle ore 17.00 e alle ore 19.30. Solo per gli Yellowjackets invece della domenica i concerti saranno il giovedì 16 novembre. Una scelta importante quella del Brass che anche quest’anno ha voluto triplicare i concerti in programma nella stagione. L’aumento delle repliche dei concerti è una affermazione del successo con tutti sold out e da uno specifico bisogno culturale a cui la Fondazione risponde con un calendario ricco di artisti internazionali, produzioni orchestrali e prime assolute.Tanti i nomi del mondo jazz inseriti per la stagione concertistica del Brass. Tragli artisti che scorrono nel cartellone del Brass in Jazz, anche il ritorno di un caro amico del Brass Group, Peter Cincotti in scena il 29 novembre, l’1 e 2 dicembre con lo spettacolo Palermo, ed ancora il 19, 20 e 21 gennaio Daniele Di Bonaventura Band’Union con Tango, il 15-16 marzo Kenny Garrett con Sounds from the Ancestors, il 5, 6 e 7 aprile Kynga Glyk con Feeling, il 3, 4 e 5 maggio Mozes Rosenberg trio con To Django.
Il programma potrebbe subire variazioni relativamente ai concerti delle domeniche rispetto alla disponibilità degli artisti.
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Jazz Chamber Concerts continua venerdì 17 novembre al Blue Brass – Ridotto dello Spasimo alle ore 21.30 che vede in scena la band Sicilian Hard Bop 5et – Paolo Vicari Project.
Il Sicilian Hard-bop Quintet si propone di riportare alla luce alcune delle composizioni meno consuete benché decisamente caratterizzanti della generosa era dell’hard bop, proponendo certe perle generalmente meno note dei grandi compositori di tale stile, come ad esempio Horace Silver, Hank Mobley, Stanley Turrentine, Art Farmer e altri. Vitalità ritmica ed espressiva, rivalutazione del senso del blues e della positività dello swing fedelmente interpretate da: Paolo Vicari alla batteria – nonché leader del progetto, Valerio Rizzo al pianoforte, Gabrio Bevilacqua al contrabbasso, Francesco Patti al sassofono tenore, Filippo Schifano alla tromba.
Il secondo appuntamento settimanale per Jazz Chamber Concerts è in programma sabato 18 novembre (ore 21.30) con lo spettacolo Pamela Barone 4et feat. Sergio Munafò.
Il quintetto che propone lo spettacolo Italian Revision ripercorre la tradizione del jazz attraverso una trasversalità che spazia, dalle Italian songs alla bossanova, in un continuo avvicendarsi tra il vecchio ed il nuovo che contraddistingue le caratteristiche fondamentali del progetto. Gli arrangiamenti portano tutti la firma di Sergio Munafò, chitarrista e compositore con il quale l’eclettica cantante palermitana Pamela Barone ha creato un mood ed un sodalizio artistico che hanno dato vita già nel 2019 ad un cd intitolato “Valzer d’amor” per l’etichetta Comar 23. Il cd contiene composizioni originali, canzoni italiane, standards jazz e songs brasiliane ed infatti il concerto in oggetto accomuna in se tutte queste tendenze che vedono come priorità la valorizzazione della melodia italiana.
“Jazz at Spasimo” ha un programma di ben 30 concerti tra studenti e docenti dei conservatori siciliani oltre ad artisti residenti. Il mercoledì ed il giovedì sono previsti di concerti dei Conservatori e le jazz session mentre il venerdì e sabato le Jazz Chamber Music. La stagione “Jazz at Spasimo” continua per il mese di novembre con mercoledì 22 novembre in scena il Conservatorio Alessandro Scarlatti di Palermo con lo spettacolo Perspective per continuare il 23 con Giuseppe Vasapolli 4et. Venerdì 24 il testimone passa allo spettacolo Yati Durant trio feat. Giuseppe Vasapolli ed il 25 Mario Bellavia Trio con il concerto For Ever Eleven. La settimana successiva spazio nuovamente ai conservatori con il 29 novembre Guitar Story ed il 30 chiude il mese di novembre Francesco Guaiana con “Bandha” del Conservatorio Scarlatti di Palermo.
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