Dal 30 settembre al 29 ottobre, presso l’Albergo delle Povere di Palermo, è in corso la mostra d’arte collettiva “Le 5 Generazioni”, un viaggio emozionante e innovativo dentro l’arte contemporanea siciliana degli ultimi 40 anni, attraverso le opere di 36 artisti.
Nelle sale della mostra sarà possibile ammirare tele, installazioni, fotografie, video e sculture di: Vito Adamo, Margherita Amabile, Pietro Asaro, Giacomo Baragli, Guido Baragli, Calogero Barba, Mariano Brusca, Aurelio Buono, Claudio Josè Califano, Nicola Console, Eugenio Cottone, Toti Garraffa, Arianna Gambini, Calogera Gattuso, Gabriele Gulotta, Carmelo Guzzetta, Renato La Duca, Antonella Lucchese, Umberto Maggio, Antonio Miccichè, Benedetto Norcia, Veronica Pecoraino, Antonio Presti, Nino Quartana, Ilaria Ricciardi, Giuseppina Riggi, Enrico Rubicondo, Simona Saladino, Mimmo Schimmenti, Giusy Sucato, Dario Taormina, Greta Tarantino, Croce Taravella, Rosario Tornese, Giovanni Valenza, Mario Zito.
Oggi, l’arte contemporanea abbraccia una vasta gamma di espressioni artistiche, dalle tendenze storiche come l’Astrattismo alle correnti più recenti come la Pop Art e l’Arte Povera. Le 5 Generazioni è un riflesso di questa diversità e ricchezza dell’arte contemporanea, unendo passato e presente in un’esperienza straordinaria che sfida gli osservatori a interrogarsi sul significato delle opere e a esplorare una molteplicità di espressioni e tecniche. Questa edizione è dedicata al grande artista Guido Baragli, recentemente scomparso. L’evento è patrocinato da Giornalisti e Associati STP e da IISS Don Carlo Di Vincenti. La mostra è sostenuta e promossa dall’Assessorato Regionale dei beni culturali e dell’identità siciliana. L’organizzazione è della gulottacube.
L’ingresso alla mostra è gratuito.
Giorno 6 ottobre è in programma un laboratorio di Arteterapia, diretto da Sara Garraffa, e il concerto della band punk/rock AFA, che inizierà alle 20:30. Per tutte le info è possibile collegarsi ai canali social dell’evento o visitare il sito www.le5generazioni.it
L’Albergo delle Povere si trova a Palermo in corso Calatafimi 217. Orari mostra: dal martedì al venerdì 9.30/18.30, sabato e domenica 9/13.
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E’ di scena l’arte all’aeroporto internazionale Falcone Borsellino di Palermo, con la grande mostra di arte contemporanea Impop Archetypes, di Francesco Domilici e Arrigo Musti.
La mostra, curata da Domenico De Chirico e Aldo Gerbino, rappresenta una sintesi tra fotografia e pittura, realizzata site specific, con sei grandi lavori di Domilici e Musti, ed è allestita nel corridoio che unisce la stazione ferroviaria con il terminal passeggeri. La mostra sarà in esposizione fino a dicembre.
“Siamo certi che l’iniziativa sarà apprezzata dai tanti passeggeri in transito dall’aeroporto. È una zona del terminal strategica che mette in connessione due grandi infrastrutture: l’aerostazione e la stazione ferroviaria – dice Salvatore Burrafato, presidente di Gesap, la società di gestione dell’aeroporto di Palermo -. Lo scalo aereo palermitano è, infatti, tra i pochi aeroporti in Italia che ha la stazione fin dentro il terminal. Con l’aumento delle frequenze dei treni da e per l’aeroporto – continua Burrafato – è cresciuto significativamente il numero di quanti hanno deciso di arrivare in aeroporto facendo ricorso al mezzo di trasporto su rotaie. Con questa consapevolezza pensiamo di valorizzare ulteriormente questa zona destinandola ad area espositiva in grado di accogliere mostre, opere e reperti museali, una sorta di vero e proprio percorso artistico-culturale per i tanti turisti che scelgono di far tappa a Palermo”.
Domilici porta in scena alcuni degli archetipi per i quali non solo la Sicilia, ma tutta l’area mediterranea, è storicamente conosciuta e riconoscibile nell’immaginario collettivo, non solamente italiano. Per farlo attinge ad un serbatoio, ancora attuale, ma probabilmente in via d’estinzione, d’immagini di panorami agresti e marittimi, con i mestieri ad esse collegati.
Musti utilizza, invece, tali immagini come supporto per aggiungere una pittura lisergica e brillante, realizzata con smalti, che rimanda a simboli, anch’essi archetipi, che richiamano, per analogia, il lusso ed il benessere.
La mostra induce gli spettatori, nelle intenzioni degli artisti italiani, a riflettere sul motivo di tali accostamenti. Muovendosi in un’area ad alta percorribilità, il passeggero si ritrova immerso in uno spazio, normalmente vocato ad immagini pubblicitarie, allestito per una esposizione d’arte contemporanea non lontana, nella forma, dai canoni pubblicitari.
Musti, infatti, continua la sua ricerca Impop che vede nella fattispecie, dietro e oltre l’apparenza di un mondo antico ed ancestrale (popolato da contadini e pescatori ancora “in servizio” fotografati da Domilici) vi è una grande cultura millenaria del sacrificio e del lavoro che non si scontra con i simboli moderni del benessere (simboli pop nel senso di popolarità), ma al contrario rappresenta, oltre la facciata invero anacronistica, un vero tesoro di ricchezza materiale ed immateriale.
Impop, infine, è appunto il manifesto di Musti, condiviso da Domilici, dove si tenta di sedurre con le immagini per provocare qualsivoglia riflessione come succede quando si racconta una storia antica in una forma contemporanea.
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L’Instituto Cervantes di Palermo, diretto da Juan Carlos Reche, ospita la mostra installazione dell’artista spagnolo Miki Leal, dal titolo“Miki Leal. Bisiluro. Una scia d’estate”, iniziativa che rientra nell’ambito delle attività del semestre della Presidenza Spagnola del Consiglio dell’Unione Europea.
Il progetto, frutto di una residenza trascorsa a Palermo, verrà inaugurato giovedì 5 ottobre, alla ore 18.30 alla presenza dell’artista, nella Chiesa di Sant’Eulalia dei Catalani (via Argenteria, 33) dove rimarrà fruibile fino al 22 dicembre.
Il progetto Miki Leal. Bisiluro. Una scia d’estate fa parte del programma Espacios Ocupados, un’iniziativa che mette in relazione gli artisti di lingua spagnola con i contesti, le istituzioni e i luoghi in cui sono presenti gli istituti Cervantes, per avvicinare la pratica artistica e i suoi protagonisti ad un concetto di cittadinanza globale.
L’ispirazione che Miki Leal ha attinto dalla sua permanenza a Palermo si basa su tre riferimenti che rappresentano, a tutti gli effetti, citazioni cariche di significati, immagini e forme. Il viaggio di Goethe in Italia, il suo passaggio per l’isola di Sicilia e la città di Palermo, con le sue impressioni cariche di attenzione ai dettagli, alle forme e ai colori, scoprendo e formando immagini con il suo linguaggio. Il cinquantesimo anniversario della morte di Carlo Mollino, creatore eclettico, che ha riformulato e trasformato riferimenti, materiali e tradizioni. E i mobili popolari, con particolare attenzione ai mobili accessori (quadri, suppellettili, piccole sedie per bambini), dove cultura alta e bassa si sfiorano e si fondono, in quanto a stile e utilità, prototipo e variazione. La citazione allusiva e la variazione fluida costituiscono una parte essenziale dell’universo di Leal nel suo impegno per la riformulazione di modelli, generi ed estetiche. Il territorio del mobile, degli oggetti di uso quotidiano – tra lo scultoreo e il pittorico – è il territorio formale e materiale in cui si sviluppa questa proposta, le cui principali linee sono: la consapevolezza dei materiali, l’approfondimento dello stile pratico e la metamorfosi o variazione come gioco di creazione di significati, forme e immagini.
Durante la residenza l’artista ha alloggiato presso Palazzo Butera – che collabora all’iniziativa – dove ha avuto modo di conoscere e dialogare anche con la vasta e preziosa collezione dei coniugi Valsecchi. L’installazione fa parte anche del programma 2023 del Festival Le Vie dei Tesori.
La sede espositiva rimarrà aperta con in seguenti orari: da lunedì a giovedì dalle ore 10.00 alle 13.30 e dalle 15.00 alle 17.30; il venerdì dalle ore 9.30 alle ore 14.00. Ingresso libero. Durante la manifestazione Le Vie dei Tesori, dal 6 ottobre al 5 novembre, la mostra sarà aperta con visite guidate venerdì pomeriggio, sabato e domenica, dalle ore 10.00 alle ore 18.00 (biglietto € 3).
Miki Leal nasce a Siviglia nel 1974. Si laurea in Belle Arti all’Università di Siviglia. Nel corso della sua carriera il suo lavoro è stato riconosciuto a livello nazionale e internazionale, partecipando a numerose mostre in gallerie e musei. Lavorando sempre su carta, Miki Leal sviluppa una personalissima figurazione astratta con sfumature pop e oniriche. Come se fossero fantasie, le scene che crea con una raffinata tecnica pittorica sono fantasticherie di forme e colori prese direttamente dalle tribolazioni della mente dell’artista. Il suo metodo di lavoro utilizza l’associazione per scoprire nuove cose da sviluppare con l’energia, la forza e la versatilità che caratterizzano la sua pittura. «Ho attraversato diversi processi creativi, anche se è sempre stato il procedimento proprio di un pittore astratto, poiché parto sempre dal bianco. L’importante è assecondare l’istinto per creare qualcosa che alluda a ciò che hai in testa, presente in quel momento».
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Da lunedì 2 e fino a domenica 15 ottobre, negli spazi dell’Area Lounge del ristorante Santi Romano (edificio 1, Viale Delle Scienze a Palermo), è visitabile la mostra fotografica realizzata da Francesco Panasci nell’ambito della manifestazione “StuPisci Sicilia”.
La mostra – con ingresso libero – è visitabile dal lunedì al venerdì, dalle ore 10:00 alle ore 21:00; mentre, nei giorni di sabato e domenica sarà fruibile dalle ore 10:00 alle ore 14:00.
Durante gli orari di chiusura della mensa universitaria Santi Romano, l’accesso avverrà dalla portineria della residenza universitaria Santi Romano.
Al centro della mostra l’economia marina dei borghi marinari siciliani, con un focus mirato sui pescatori, promuovendo il valore nutrizionale e culturale del pesce azzurro, che vuole essere un veicolo di sensibilizzazione culturale, quindi, ma anche un catalizzatore nella direzione del miglioramento della sostenibilità e della salute dei nostri mari.
“Abbiamo chiesto a Panastudio e a Francesco Panasci di lasciare le foto in fruizione per arricchire gli orizzonti della popolazione universitaria e non solo – dichiara il presidente di ERSU Palermo, Michele D’Amico – sia per la bellezza delle immagini inedite appena realizzate, sia perché si racconta una Sicilia produttiva, che partendo dal sudore e dalla fatica delle donne e degli uomini che ne fanno parte, produce ogni giorno ricchezza per il territorio, al contempo garantendo un certo equilibrio tra il solco della tradizione e lo stare al passo con i tempi per le innovazioni e le sfide di un mestiere difficile ma allo stesso tempo straordinario, quantomeno per il servizio offerto quotidianamente alla collettività per la buona tavola con un’alimentazione sana basata sul pescato del Mediterraneo”.
“Ho accolto con grande piacere l’invito del Presidente D’Amico – dice Francesco Panasci – , perché desidero che la luce catturata nelle mie fotografie abbia il tempo di diffondersi nelle anime degli studenti di UNIPA, dei residenti universitari, e nella comunità più ampia di turisti e cittadini siciliani. Questi scatti, risonanti con i suoni del mare e le voci dei pescatori, aspirano ad essere molto più di semplici immagini: sono finestre aperte su un mondo che pulsa al ritmo delle onde e del vento, un invito a meditare sull’abbraccio eterno tra l’uomo e il mare. In un’epoca in cui il fragore del quotidiano soffoca troppo spesso i sussurri della natura, quest’arte cerca di restituire al mare e alle sue genti la voce che meritano. Invito ogni visitatore a lasciare che l’arte lo trascini in una riflessione profonda, in un viaggio emozionale che attraversa il cuore palpitante del nostro patrimonio culturale e naturale. In ogni fotografia, in ogni onda catturata, in ogni sguardo di chi vive il mare, c’è un messaggio silenzioso ma potente che parla all’anima e sollecita un dialogo intimo con noi stessi e con il mondo che ci circonda. Vi attendo per condividere insieme questo misterioso e affascinante viaggio visivo e spirituale”.
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Sarà la scenografia di La Foresta-Radice-Labirinto del Museo Pasqualino (dallo spettacolo di Roberto Andò sui testi di Italo Calvino, con le scene di Renato Guttuso) a ospitare la mostra di Luca Iannì, Rinaturazione nella foresta, a cura di Cristina Stassi, venerdì 6 ottobre alle 18.30. Un modo per anticipare e celebrare la Giornata del Contemporaneo, che ricorre ogni 7 ottobre.
L’occhio del fotografo indaga la natura, l’inflorescenza, l’artista pone però una distanza che è l’artificio, la manomissione dell’elemento naturale. In questo modo Iannì trasforma le immagini dei fiori, dei vegetali e delle piante in nature morte, cristallizzate dall’obiettivo. È proprio nella loro astrazione dal reale che gli elementi acquistano nuovi e forti messaggi ambientali. La curiosità dello sguardo indaga le angiosperme, che, con la loro comparsa e diffusione, 135 milioni di anni fa, modificarono profondamente i paesaggi e gli ecosistemi dell’intero pianeta. Iannì è interessato alle tematiche ambientali e all’ecologia puntando il suo sguardo verso una natura fortemente degradata, dove la società perde anche quel senso del sacro che per millenni ha legato il rapporto uomo natura. L’artista ci obbliga a guardare come dentro a uno specchio le nostre azioni, quelle di una società che si autodistrugge. È l’astrazione il punto di forza del fotografo che allontanando l’immagine di chi guarda dal conosciuto crea un disallineamento che ci costringe a guardare ancora, a porci le domande su come le immagini possano e debbano includere incertezze e imprecisioni e di come sia essenziale trovare il modo giusto per raccontarle.
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Inside Banksy – Unauthorized Exhibition, a Palermo dal 7 ottobre al 7 gennaio
Arriva a Palermo una nuova e inaspettata esperienza digitale. Da sabato 7 ottobre
2023, Palazzo Trinacria, sede della Fondazione Pietro Barbaro, ospiterà la
mostra digitale immersiva “Inside Banksy” – Unauthorized Exhibition, una produzione firmata Crossmedia Group.
Inside Banksy è uno spettacolare evento immersivo in cui viene raccontato il percorso
creativo di Banksy, l’artista più sovversivo e satirico nel panorama della street art
mondiale. Un vero e proprio racconto che si dipana attraverso un sapiente mix di
immagini, suoni e musiche, capaci di evocare immediatamente la cultura underground
di Bristol.
Il progetto è stato realizzato da Crossmedia Group, mentre l’intera realizzazione è a
cura della Fondazione Pietro Barbaro.
Inside Banksy accoglierà ogni giorno i suoi visitatori nel cuore di un suggestivo spazio
multimediale a 360°, per 35 minuti di esperienza multisensoriale: immagini, luci, colori e
musica che avvolgeranno letteralmente il pubblico, trasportandolo al centro del mondo
della street art.
Una fusione fra tecnologia e storia, un momento estremamente emozionale che lascerà
gli spettatori esterrefatti come mai prima d’ora. Un’illusione che diventa realtà.
Inside Banksy, come nella migliore tradizione delle mostre immersive, propone inoltre
alcune esperienze interattive che vanno ad arricchirne il percorso della mostra. Inside
Banksy VR Experience offre al visitatore la possibilità di penetrare nella visione
artistica del writer inglese grazie ad un’app sviluppata appositamente per gli Oculus
Quest. Con questi visori sarà possibile prendere parte a un’avventura della durata di
cinque minuti alla scoperta delle opere più iconiche dell’artista: dalle gallerie della
metropolitana inglese ai vicoli francesi, dagli imponenti palazzi newyorkesi fino ad
arrivare alla turbolenta Palestina. Un vero e proprio viaggio, attraverso le opere più
famose dell’artista inglese, molte delle quali ormai cancellate o distrutte e non più
visibili.
La mostra è realizzata grazie anche al contributo di Ance Palermo e si avvale del
patrocinio del comune di Palermo e dell’Assessorato regionale al Turismo.
La sede si trova in via Principe di Belmonte 55, a Palermo.
Info e contatti: 091 333333 | www.fondazionepietrobarbaro.org | info@fondazionepietrobarbaro.org
INFO MOSTRA
Orario di apertura
Lunedì – Venerdì: dalle 10:00 alle 18:30 (ultimo accesso ore 17:30)
Sabato e Domenica: dalle 10:00 alle 20:00 (ultimo accesso ore 19:00)
BIGLIETTI
Circuito La via dei Tesori – LiveTicket- Biglietteria in sede (attiva durante gli orari della
mostra) | Costo – Intero: € 12,00.