Venerdì 17 Aprile si è tenuta a Palermo un’assemblea cittadina , nei locali delle scuderie di palazzo Cefalà, organizzata dal sindacato USB. All’assemblea hanno partecipato anche Barbara Evola, Assessore all’Istruzione del Comune di Palermo, Luigi Mazza, Coordinatore Nazionale – “Gae in ruolo – Non uno di meno, e Marilena Riccobono del Gruppo “La Conta” Palermo. In una sala gremita di partecipanti si è svolto un interessante dibattito in merito alle criticità presenti nella riforma della scuola promossa dal governo. Tutti i relatori hanno espresso un netto rifiuto rispetto al presente atto legislativo il quale rischia di trasformare in maniera irreversibile la scuola pubblica statale. Luigi Del Prete, dirigente sindacale USB, introducendo i lavori ha specificato che “Il DDL Scuola rappresenta l’atto finale di distruzione della scuola pubblica statale laica e democratica, un atto legislativo con cui si vuole dare un potere illimitato ai dirigenti scolastici nella scelta dei docenti e nella costruzione degli indirizzi didattici delle scuole”. L’Assessore all’istruzione del comune di Palermo, Barbara Evola, oltre a mostrare forti perplessità rispetto all’impianto generale del progetto di riforma, ha denunciato una latitanza del governo circa il piano di ristrutturazione dei locali delle scuole pubbliche. Durante i lavori sono intervenuti anche Luigi Mazza e Marilena Riccobono, esponenti di gruppi di docenti auto-organizzati, i quali hanno dichiarato che progetto di riforma della scuola si delinea come una sorta di “soluzione finale” del precariato scolastico attraverso l’eliminazione delle Gae e la trasformazione della scuola pubblica statale in un’azienda con un padrone che elargirà premi di produttività(di fedeltà) e punizioni(per la non fedeltà), mostrando come, secondo i dati presentati dal MIUR stesso, non tutti i docenti presenti nelle GAE saranno assunti nonostante questi risultino, a norma di legge, vincitori di un concorso pubblico. Il coordinatore del gruppo GAE in ruolo ha anche aggiunto che il nuovo sistema di reclutamento dei docenti, basato su di una chiamata diretta dei presidi, presenta numerosi vizi di incostituzionalità.
Il gruppo “la Conta” ha lanciato per giovedì 23 Aprile un evento in tutte le scuole di Palermo con la distribuzione di segnalibri con la scritta “La scuola libera siamo noi”, a segnare il protagonismo dei docenti nella lotta contro il DDL Renzi e per lo sciopero del 24 Aprile.
Tutti gli interventi che si sono succeduti hanno messo in evidenza la necessità di una lotta che abbia come unico obiettivo il ritiro del DDL Renzi, il testo non è assolutamente emendabile perchè rappresenta il tentativo finale di anziendalizzazione della scuola pubblica statale. Tutti i partecipanti hanno affermato la necessità di costruzione, a partire dal territorio, un lungo percorso di lotta fatto di iniziative in vista dello sciopero unitario indetto dal sindacalismo alternativo per il 24 APRILE 2015, che allo stesso tempo è solo il punto di partenza di una lotta ad oltranza per il ritiro del DDL “La buoan scuola” e la difesa della scuola pubblica laica e democratica.