giovedì, 21 Novembre 2024
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PALERMO PRIDE 2023: oggi è il giorno del Corteo. Tutti i dettagli

E’ in corso la giornata conclusiva del Palermo Pride 2023 con il corteo dell’orgoglio Lgbtqia+ che torna a sfilare per le strade della città. L’appuntamento nel primo pomeriggio è stato in via Roma nel tratto vicino alla stazione centrale. Da qui il corteo ha preso il via per concludersi ai Cantieri Culturali dove è in programma la festa finale che andrà avanti fino a notte tarda (ad ingresso gratuito fino alle 21,30 e poi accessibile con un contributo di 5 euro).

Il percorso oltre la via Roma, ha coinvolto via Cavour, via Ruggero Settimo, piazza Politeama, via Dante, piazza Principe di Camporeale, Cantieri culturali alla Zisa.

Il programma e il significato politico della giornata, il primo Pride sotto l’amministrazione Lagalla, è stato presentato questa mattina alla Sala Onu del Teatro Massimo alla presenza del sindaco, del sovrintendente del Teatro Massimo, Marco Betta, delle madrine del Palermo Pride Beatrice Quinta e Massimo Milani, la vicepresidente nazionale di Arcigay Daniela Tomasino, di Giuseppe Cutino dell’Associazione Famiglie Arcobaleno e del “figlioccio” Samuele Segreto, protagonista del film Stranizza D’Amuri di Giuseppe Fiorello che, a sorpresa, è arrivato in sala Onu per salutare i giornalisti e tutti i presenti “da amico del Pride”. Gabriele Pizzurro, l’altro figlioccio di questo Pride, si collegherà telefonicamente questa sera dal palco essendo trattenuto a Roma per gli esami di maturità 

Un ritorno, quello del Palermo Pride ai Cantieri Culturali, tutt’altro che casuale. Qui i locali di Arci Tavola Tonda ospitano lo sportello Protego di Arcigay, un progetto pilota sostenuto dall’Ufficio Nazionale Antidiscriminazione – Presidenza del Consiglio dei Ministri realizzato in collaborazione con i Comuni di Palermo e Trapani che offre consulenza legale e momenti di condivisione a tanti giovani. E qui, nel luogo per eccellenza delle associazioni culturali palermitane, il Pride con tutte le sigle del suo coordinamento vorrebbe aprire la sua sede. Un luogo in cui tutta la comunità Lgbtqia+ possa ritrovarsi ogni giorno dell’anno.

L’itinerario del corteo è lo stesso del 2019, l’anno prima della pandemia, quando il Coordinamento scelse di chiudere il Pride ai Cantieri culturali alla Zisa.

Con uno sguardo rivolto al presente e al futuro: “No alle guerre! Sì al conflitto” ecco lo slogan scelto per il 2023 che si oppone alle armi ma rivendica l’importanza delle lotte democratiche per i diritti, l’uguaglianza, la giustizia sociale e contro tutte le discriminazioni.

Ai Cantieri culturali alla Zisa sono state allestite due grandi aree Pride: la prima all’Averna Spazio Open che ha ospitato eventi anche nei giorni scorsi e dove sarà in programma il party di musica Techno “Tutt* pari”; l’altra nella zona parcheggio dove è stato montato il grande palco del Palermo Pride 2023. Sono previsti gli interventi politici del Coordinamento Palermo Pride, con le voci del movimento e non solo e gli interventi di Beatrice Quinta e Massimo Milani, Gabriele Pizzurro, Samuele Segreto. Ospite della serata la drag queen Aura Eternal, protagonista del talent show musicale “Queen of the Universe2” e, a seguire, il dj set di PopShock per una lunga festa musicale da ballare.

In un paese in cui i diritti e le discriminazioni subite dalle persone lgbtqia+ non sono stati mai realmente considerati una priorità, con la destra sovranista al Governo si è scatenato un vero e proprio conflitto contro di noi. – dice Luigi Carollo, coordinatore del Palermo Pride –  Un conflitto che, però, noi accettiamo totalmente: perché crediamo che il tentativo di normalizzare e disciplinare le Famiglie Omogenitoriali e i corpi trans e le identità di genere non eteronormate nasconda in realtà il desiderio di disciplinare tutte le famiglie e tutti i corpi e tutte le identità. Accettiamo questo conflitto perché la lotta per le nostre libertà è una lotta per la libera autodeterminazione di tutte e tutti, nessuna persona esclusa”.  Ieri non è stato bocciato solo il nostro sentire ma anche il tuo”.

“La mia posizione non è solo la posizione di chi deve interpretare in maniera più o meno unanime il sentimento della sua maggioranza ma di chi deve interpretare il sentimento della città – ha detto in conferenza stampa il sindaco Roberto Lagalla – Il sindaco diventa un garante dei diritti civili, della libertà delle persone. Deve interpretare le sensibilità diverse e tutte importanti che stanno all’interno della comunità che è chiamato ad amministrare”. Sul blocco dell’Ordine del giorno ieri in aula consiliare di adesione al Pride e contro le discriminazioni, Lagalla ha sottolineato: “Il Consiglio comunale ha una sua autonomia. Mi è stato detto che c’è stato un problema tecnico. Non credo che se messo in votazione quell’Ordine del giorno avrebbe incontrato difficoltà ad essere approvato visto che a firmarlo ci sono anche esponenti della maggioranza. Su alcune vicende che attraversano la libertà delle persone, credo che occorra sciogliere da un vincolo di coalizione. Ci sono persone che immaginano di gettare tutto il pacchetto perché non condividono alcune cose”.

“È bello essere insieme al Teatro Massimo – ha detto Marco Betta, sovrintendente del Teatro Massimo – Insieme è una parola musicale che potrebbe e dovrebbe essere specchio dei valori di condivisione e rispetto della società. Oggi siamo qui insieme a guardare al futuro anche in memoria di chi non ce l’ha fatta, di chi lotta e anche per tutti noi che vogliamo stare insieme”.

“La mia paura più grande è che la gente si sta rassegnando a quello che succede. Credo che occorra riscoprire il bisogno di stare insieme perché l’individualismo mi fa paura”, ha detto la madrina Beatrice Quinta.

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