lunedì, 23 Dicembre 2024
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Palermo, da oggi non ci sono più bare in attesa nel deposito del cimitero dei Rotoli

«Ho sempre detto che non saremmo stati contenti fino a quando anche l’ultima salma in attesa in deposito non sarebbe stata sepolta. Finalmente quel giorno è arrivato, di fatto a un anno dall’inizio di questa sindacatura. Un risultato importante per tutta la città che da anni viveva, a causa dell’emergenza sepolture al cimitero dei Rotoli, con il peso di una vergogna nazionale. Un risultato che per tanti non era neanche immaginabile in questo lasso di tempo e che ha avuto un’accelerata decisiva, dopo il conferimento dei poteri commissariali al sindaco da parte del governo nazionale e, in particolare, del ministro alla Protezione civile Nello Musumeci. Per questo obiettivo raggiunto, il mio ringraziamento va all’assessore ai Servizi cimiteriali Salvatore Orlando e alla struttura commissariale, con i quali abbiamo sempre seguito, passo dopo passo, le difficoltà e i progressi di questa imponente operazione. Il mio sentito ringraziamento va anche alle squadre della Reset che in questi mesi hanno reso possibile il risultato, lavorando pure quando le condizioni meteo sono state avverse e impegnandosi non solo sulle sepolture, ma anche per rendere oggi i viali del cimitero dei Rotoli luoghi più ospitali per i cittadini che vanno in visita ai propri defunti e a tutte le maestranze delle altre società partecipate che hanno dato il proprio supporto. Infine, è doveroso sottolineare quanto sia stata strategica la convenzione firmata dal Comune con il Policlinico che ha messo a disposizione i suoi medici legali per le operazioni nelle sepolture da liberare. Per l’amministrazione, però, questo non sarà un punto di arrivo, ma di partenza, consapevoli di come i nostri sforzi debbano proseguire su questo fronte per rendere sempre più efficienti e per fare in modo che la città non cada più in un’emergenza simile».

«Si chiude oggi una vicenda che per la città ha rappresentato una dolorosa ferita che sembrava quasi impossibile da rimarginare. Le immagini dei depositi, degli uffici e dei tendoni invasi da circa 1.400 bare da oggi appartengono al passato e sono solo un brutto ricordo per i palermitani. L’impegno degli uffici, degli operai della Reset e dei dipendenti comunali è stato massimo e a loro va il mio ringraziamento. Questo risultato, che restituisce dignità a questo luogo sacro e alle famiglie dei defunti, è frutto di una buona politica che, con la regia del sindaco, ha coordinato tutti gli attori interessati per portare avanti questa operazione». Lo dichiara l’assessore ai Servizi cimiteriali, Salvatore Orlando.

A seguire invece la dichiarazione del consigliere comunale Dario Chinnici capogruppo di Lavoriamo per Palermo a Sala delle Lapidi: “Palermo volta finalmente pagina: l’ultima bara in attesa al cimitero dei Rotoli è stata sepolta e l’emergenza è ormai alle spalle. Un risultato straordinario frutto del lavoro del sindaco Roberto Lagalla, dell’assessore Totò Orlando, degli uffici comunali e della Reset che restituisce dignità e decoro a un luogo divenuto in questi anni simbolo dell’orrore e del degrado. La riattivazione a luglio del forno crematorio sarà un ulteriore passo in avanti verso una gestione ordinaria dei cimiteri, riportando Palermo alla necessaria normalità che mancava da troppo tempo”.

«Nulla è semplice, ma lavorandoci sopra con dedizione e costanza si può attuare. Il silente, quanto determinato lavoro di tutta la gestione commissariale ne é l’ esempio. La città di Palermo non ha più salme in deposito. Si chiude una pagine di storia che ha gettato Palermo agli ultimi posti nel mondo, altro che città europea».
Lo dichiara il consigliere Natale Puma.

«Da oggi non ci sono più bare in attesa nel deposito del camposanto dei Rotoli a Palermo. Si pone fine, quindi, ad una incresciosa vicenda. Un ringraziamento a tutti coloro che in questi mesi si sono impegnati per dare dignità ai defunti e un plauso agli operai della Reset e a tutti i dipendenti comunali che hanno lavorato per ottenere questo risultato. Fin dall’insediamento, il sindaco Lagalla ha dichiarato che occorreva quanto prima dare una giusta sepoltura e adesso, dopo 12 mesi e con l’aiuto delle maestranze, si è centrato l’obiettivo». Lo dichiara Salvatore Imperiale, consigliere comunale Dc e presidente della IV Commissione.

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