Palermo e Monreale offrono due luoghi immaginifici, aperti gratuitamente per il 2 giugno, per la festa della Repubblica e per domenica 4 giugno, prima domenica del mese. Alla scoperta del Museo Salinas e del Chiostro di Santa Maria La Nuova a Monreale, quindi, grazie al biglietto gratuito e alle numerose attività extra pensate da Coopculture per adulti e bambini.
Il museo archeologico Salinas prevede il 2 giugno (ore 11 e 12) e domenica 4 (ore 11,30) una speciale visita incentrata sull’interculturalità nel Mediterraneo: al piano terra del Museo sarà possibile ammirare manufatti e reperti che vanno dal VI al V secolo a.C. provenienti dalla Sicilia e da altre aree del mediterraneo. Inoltre verrà presentata la ormai nota statua proveniente dal Museo dell’Acropoli di Atene, testimone del primo grande esperimento virtuoso che ha riportato un frammento del Partenone in Grecia, rendendo il nostro Paese il primo d’Europa, ad avviare un dialogo culturale atteso da oltre 50 anni. Domenica, sempre al Salinas, è prevista anche una visita pensata per le famiglie con bambini (ore 11) che si concluderà con un laboratorio creativo legato ai miti e alle antiche divinità. Le famiglie saranno accompagnate da un operatore specializzato alla scoperta delle collezioni del museo più antico della Sicilia, del quale verranno narrate le varie vicende legate alle collezioni e descritti i reperti più rappresentativi legati alla mitologia greca.
A Monreale, il 2 giugno e il 4 giugno (due turni alle 11 e alle 12) è prevista invece una speciale visita al Chiostro di Santa Maria La Nuova, riconosciuto Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco. L’itinerario di visita vi farà vivere l’intera bellezza di questo gioiello architettonico, esplorando i diversi spazi sacri. Il Chiostro appartenente al complesso dell’abbazia benedettina di Santa Maria la Nuova, fondata nel 1174 per volere del re normanno Guglielmo II, è un esempio di architettura bizantina in terra siciliana. Ritmato da arcate sostenute da piccole colonne decorate a mosaico con motivi geometrici e floreali, nei capitelli si ritrovano scene del Vecchio e del Nuovo Testamento, oltre a figure animali e motivi floreali. L’ingresso ai siti museali è gratuito. Le visite guidate hanno un costo di 5 euro.
Entrare nelle carceri dell’Inquisizione allo Steri e cercare di leggere il dolore dei condannati dai graffiti sui muri; o respirare a pieni polmoni all’Orto Botanico, magari scoprendo specie arboree di Paesi lontani oppure orchidee sontuose. È un weekend intenso quello che si annuncia per questo inizio giugno: da venerdì 2 a domenica 4 giugno, CoopCulture organizza quattro turni di visita – alle 11,15, alle 12,15 alle 16,15 e alle 17,15 – al complesso monumentale dei Chiaromonte che attraversa ben sette secoli di storia. Dalle antiche carceri dell’Inquisizione Spagnola (con App dedicata) alla Sala dei baroni con il tetto ligneo di fine Trecento, un vero mansionario di amor cortese e scene medievali, il più ampio soffitto dipinto europeo in un sito non religioso (visibile tramite smARTable). Il percorso porterà poi alla sala immersiva che ospita la Vucciria di Renato Guttuso. Ticket: 10 euro incluso il biglietto di ingresso allo Steri.
Per l’Orto Botanico, il percorso di visita si concentrerà sulle diverse e più incredibili specie vegetali: dal Ficus magnoloides all’Albero del sapone, dalle mimose sensitive, al bambù gigante, alla specie cosiddetta Sangue di drago, e tantissime altre in uno dei più grandi giardini storici italiani. Venerdì 2 e domenica 4 giugno sono previsti due turni di visita, alle 12 e alle 17, sabato 3 giugno, un solo turno alle 12. Ticket 5 euro + il costo del biglietto di ingresso.
A SEGESTA si aggiunge una nuova giornata a ingresso gratuito e stavolta cade anche a pochissima distanza dall’abituale “prima domenica del mese”: su decisione del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano nei siti italiani da quest’anno si entra infatti liberamente anche venerdì 2 giugno, oltre a domenica 4 giugno. A Segesta, inoltre, gli archeologi stanno riportando alla luce un’ampia porzione dell’antica strada: un percorso di 4,30 metri, largo 3,80 metri, con tracce della pavimentazione originaria del primo periodo ellenistico. Sarà possibile partecipare – venerdì 2 giugno alle 16 e alle 16.45 – alla visita guidata di CoopCulture lungo il percorso appena disegnato per permettere la lettura completa dell’intera area, compresa una vicina serie di “edicole” candide di epoca ellenistica, nicchie quadrangolari allineate sulla parete rocciosa destinate probabilmente al culto degli eroi defunti. Un primo nucleo di 24 edicole venne scoperto dallo studioso Massimo Denaro e in tempi più recenti l’archeologa Rosa Maria Cucco le ha messe a confronto con nicchie analoghe, su monte Alburchia sulle Madonie e nella necropoli di Lilibeo (l’attuale Marsala), che potrebbero avere una funzione analoga alle latomie della Sicilia Orientale, anch’esse destinate al culto degli antenati e degli eroi. Siamo sull’Acropoli Sud nel Parco diretto da Luigi Biondo, nella zona della cosiddetta Casa del Navarca – così chiamata finora, anche se questi nuovi scavi mettono in dubbio l’attribuzione al navarca Eraclio, ricchissimo armatore citato da Cicerone nelle Verrine -, un sito stratificato a più livelli, un edificio importante a due piani dove si svolgevano probabilmente compravendite e atti pubblici: qui è affiorata gran parte della strada, uno splendido capitello con foglie d’acanto, mattoni in pasta marmorea e molti frammenti, che si aggiungono alla pavimentazione a mosaico unica nel suo genere, una sorta di antico gioco illusorio a tessere romboidali, “sectilia” marmorei (bianco, celeste e verde), una sequenza concatenata di cubi dall’effetto tridimensionale. Nel corso della visita l’operatore parlerà dell’impianto urbanistico di Segesta e delle tecniche edilizie, ma soprattutto rifletterà con i visitatori sulle ipotesi più accreditabili per l’intero sito. Dopo avere superato la biglietteria, i visitatori potranno decidere se usare la navetta o salire a piedi fino alla Casa del Navarca, dove li attenderà l’operatore. Al termine della visita all’area di scavo, si potrà proseguire nelle vicinanze lungo la “via delle edicole votive”. Domenica 4 giugno alle 10.30 si potrà invece scegliere SEGESTA EXPERIENCE, visita approfondita al Parco archeologico di Segesta, in maniera da non perderne alcuna caratteristica, anche quelle meno indagate. “Segesta experience” toccherà il tempio dorico, lo splendido teatro affacciato sulla vallata con la cavea a ferro di cavallo; l’Agorà, e l’antiquarium in cima alla collina, raggiungibili con le navette del Parco. La visita sarà possibile per tutto il mese anche nei giorni 11-16-17-18-23-24-30 giugno. Ticket: 15 euro. Info: www.coopculture.it.
Immergersi nel paesaggio inedito di Monte Iato, scoprendo che si tratta di un territorio di bellezza immensa: la macchia mediterranea, sorgenti e ruscelli, valloni verdissimi e pareti ripide, e in fondo alla valle, il fiume Jato. Sono i percorsi dei pastori e le mulattiere che oggi diventano tragitti facilmente percorribili, un sistema di cammini slow da assaporare con calma. Tutto questo si trasforma domenica 4 giugno in un archeotrekking, una vera e propria immersione nel Parco archeologico di Monte Iato, comprendendone lo straordinario rapporto che ancora oggi è saldo con la natura circostante. Inserita nel ciclo delle Iato Experience – proposto da CoopCulture sulla linea dettata dal Parco archeologico diretto da Domenico Targia –ecco l’escursione guidata di 5 chilometri in un paesaggio naturale e ancora incontaminato, da cui affiorano antichi reperti. Si parte alle 9.30 con la guida di un operatore specializzato lungo i sentieri che conducono fino al sito archeologico, riconoscendo durante il percorso, piante e animali legati al territorio che presenta particolari caratteristiche geologiche. Si arriverà fino alle rovine dell’antica Iaitas (Ietas in latino, Giato in epoca medievale) da dove si controllavano la via per Panormos, e l’intera vallata del Belice. Si consigliano abbigliamento da trekking, crema solare e una borraccia d’acqua. Dislivello 200 metri. Ticket: 12 euro. Info e biglietti online su www.coopculture.it.
A SELINUNTE si potrà pedalare tra le colonne, fermarsi ad ammirare il tempio ascoltandone la spiegazione in cuffia, e proseguire immergendosi in una natura prorompente: Selinunte è il primo parco archeologico siciliano a scommettere sul cicloturismo, costruendo percorsi specifici adatti agli amanti delle due ruote. Selinunte, che con i suoi 270 ettari è tra i siti archeologici più grandi del Mediterraneo, possiede un ambiente talmente incontaminato che persino l’ape nera ha deciso di viverci indisturbata. Per questo è stata disegnata una nuova esperienza di visita, sensoriale, green, a zero impatto ambientale: in bicicletta con le audio guide, in maniera da godere profondamente del verde attorno, ma anche scoprire l’intero parco anche lungo sentieri meno battuti. Solo dieci le bici disponibili. Venerdì (2 giugno) e domenica (4 giugno) il parco di Selinunte tornerà gratuito: il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha infatti aggiunto altre tre giornate a ingresso gratuito (il 25 aprile, 2 giugno e 4 novembre) alle prime domeniche del mese. Sabato (3 giugno, poi anche il 17 giugno) ecco la nuova sorpresa di Selinunte, ideata dal Parco archeologico con CoopCulture, sulla via del cicloturismo, ovvero uno dei modi più ecologici per vivere la natura.
Nella Giornata mondiale della bicicletta – che dal 2018 in poi, su indicazione delle nazioni Unite, cade proprio il 3 giugno, in sella alle bici e sistemate le audioguide, si percorrerà il sentiero che condurrà alla collina orientale, con il maestoso tempio E, e i resti dei templi F e G, oltre alle gigantesche macchine in scala 1:1, della mostra “Ars Aedificandi” di MondoMostre, riproduzioni fedeli dei macchinari utilizzati nei cantieri greci. Le bici proseguiranno verso il Baglio Florio, si potrà visitarlo oppure raggiungere subito l’Acropoli. Immersi nella macchia mediterranea, si attraverserà l’antico alveo del fiume Cottone – la sua foce era il porto della città – e dopo una breve salita, ecco l’Acropoli. Lasciate le bici, i visitatori potranno scoprire dall’alto il mare e la bellissima spiaggia di Selinunte, per poi proseguire a piedi a ridosso della possente cinta muraria che cingeva gran parte dell’acropoli – un percorso inedito anche per chi il Parco lo conosce bene – ed arrivare a porta Nord, il principale punto di accesso alla città, per entrare nell’area archeologica dell’abitato punico e dei templi C, D, A, O. In bici si ritornerà all’ingresso. Ticket: 24 euro compreso il noleggio di bici e audioguide, oltre al biglietto di ingresso al Parco. Per chi invece sceglie di camminare o preferisce le navette ecologiche, ecco disponibile sia sabato che domenica alle 11 la passeggiata tra i templi, fino alla collina orientale, meravigliandosi di fronte al Tempio E, poi all’area del Tempio F, probabilmente dedicato a Dioniso; e al Tempio G, tra i cinque templi greci più grandi di sempre, poi fino al Baglio Florio (ticket 10 euro). E il percorso ancora più approfondito venerdì, sabato e domenica, alle 10: “Selinunte highlights”, itinerario suggestivo, che include sia la Collina Orientale con i templi, il Baglio Florio e la zona dell’Acropoli da raggiungere con le navette ecologiche (ticket: 15 euro). Giorni, orari e biglietti su www.coopculture.it.