Nella società odierna, specie nelle nazioni cosiddette più evolute, si sta assistendo al decadimento dei costumi, di contro, nel resto delle altre nazioni, si sta avendo un’involuzione dei costumi e dei modi di vivere.
Una si evolve troppo velocemente, ma non si capisce bene dove si sta dirigendo. L’altra invece sta tornando indietro di anni luce.
Della serie “un ci capisciu chiù nenti” (non ci capisco più niente).
Nella società dei social, del web, tutti sanno tutto e conoscono tutto di tutti. Il web è il nuovo credo, tutto quello che sta scritto in rete è vangelo. Gli allocchi ci credono mentre altri l’aborrono. È una lotta continua.
Ma davvero siamo così determinati a diventare degli automi? Degli insensibili, aperti solamente all’irrazionale e all’incompiuto?
Ma l’intelligenza umana, l’abbiamo buttata alle ortiche?
Non ci posso credere, rimango basito, uomo che ti è successo in questi anni.
Tempo fa ho letto, anch’io in rete, di un certo esperimento sociale portato avanti dall’etologo John Calhoun, denominato «Universo 25», riguardante il tema della sovrappopolazione e come cavie usò i topi.
Per non farla molto lunga, l’esperimento, dopo un periodo più o meno lungo, dove si registrarono prima la nascita delle gerarchie, dopo la sopraffazione, in seguito la diminuzione delle nascite, dovuta alle devianze nei comportamenti sessuali a cui fece seguito un alto numero di suicidi, si concluse con l’estinzione.
Per verificare se questo esperimento realmente sia stato fatto, ho condotto delle ricerche più approfondite ed ho scoperto altri particolari agghiaccianti, che nel primo articolo non erano stati riportati.
Ora che ci rifletto meglio, anche quando ero scolaro ricordo di aver studiato in sociologia che, in una certa isola del nord Europa, stranamente i cervi si suicidavano gettandosi in mare, rischiando l’estinzione. Analizzato il fenomeno si scoprì che la causa era il sovraffollamento degli abitanti dell’isola, i cervi appunto.
Questi due fenomeni che vi ho appena illustrato, a cosa vi fanno pensare?
Esatto, avete sicuramente indovinato. Ci sono molte analogie in questi due esempi sulle condizioni dell’uomo sul pianeta terra oggi, dovute al sopraffollamento e alle sopraffazioni.
Per quanto riguarda il decadimento dei costumi, invece, mi fa pensare a ciò che accadde all’impero romano. Prima si scisse in impero d’occidente e impero d’oriente. Poi, con le lotte intestine e con l’avvento dei barbari, l’impero d’occidente scomparve. Perché scomparve?
Scomparve perché i romani, che sino a quel momento erano stati grandi guerrieri, grandi condottieri nonché grandi strateghi, che erano riusciti a sottomettere le altre popolazion, posarono le armi, si diedero ai trastulli, alla lussuria e cedettero il comando militare a dei generali e a eserciti formati da mercenari. La società che aveva formato il più grande impero del mondo decadde. Lasciando lo spazio che prima aveva occupato loro a delle orde di barbari, tornando indietro di decenni nell’evoluzione della scala umana. Vi sembra che ci siano anche queste premesse nella società odierna?
I suicidi nella società evoluta sono sempre in aumento, idem i femminicidi, mi sembra che l’uomo è letteralmente impazzito, come se ci fosse un virus che scava nel suo cervello e lo fa impazzire. Mentre i popoli, cosiddetti meno evoluti, sono sempre alla ricerca di facili illusioni per migliorare il loro stato di prostrazione, insomma si fanno prendere per il cul da gente senza scrupoli, senza arte ne parte e dalla falsa propaganda imbastita appositamente.
Che ne sarà di noi tra qualche tempo. Sembra quasi che l’uomo invece di andare avanti nella scala della evoluzione vada sempre indietro.
Si arriverà nei paesi come l’Europa, l’America ad una involuzione? Le popolazioni in questi continenti sono destinate ad estinguersi? Già i dati di natività sono tendenti al ribasso.
Cosa sta succedendo? La vedo nera, molto ma molto nera. Non vedo spiragli per invertire la tendenza involutiva. Che vale fare delle scoperte che ci proiettano verso un futuro migliore se poi non riusciremo a godercele?
Nella nostra società i ricchi sono sempre più ricchi ed i poveri sono sempre più poveri. La classe intermedia sta quasi quasi scomparendo. È tollerabile che nel terzo millennio ci siano ancora guerre e sopraffazioni di un popolo su di un altro?
E che cacchio, basta! Alla fine tutti finiremo là, sottoterra, e quindi perché arrabattarsi, perché tutte queste ingiustizie. Vedere dei bambini affogare in mare perché cercano insieme con i propri genitori una terra che gli dia da mangiare e vivere degnamente la propria vita.
Che testo triste che ho scritto questa volta, non c’è nulla da ironizzare sul futuro nostro e dei nostri figli, la vita è un soffio leggero, che passa in un attimo. Quindi quell’attimo facciamo in modo che passi nel migliore dei modi. Io cosa suggerisco?
Sinceramente non lo so, non vedo sbocchi, ma almeno sforziamoci di vivere al meglio delle nostre possibilità in armonia con gli altri nostri simili, rispettando sia la natura che gli animali.
Spero che alcune mie osservazioni e/o previsioni siano sbagliate, ma non ci credo tanto, purtroppo.
Alla prossima cari lettori, spero che il prossimo articolo tratti un argomento più leggero e sobrio, scacciapensieri direi, che ci faccia sorridere un po’. Ricordiamoci quella battuta che recita: «Una risata vi seppellirà» frase dell’ottocento attribuita all’anarchico Michail Bakunin.
N.B. In copertina una foto del sole al tramonto, volutamente sfuocata, sta a simboleggiare che se anche il sole oggi lo vediamo sfuocato e sta andando via, domani risorgerà un’altra volta più splendido e più bello del giorno prima. Tu uomo prendi esempio dal sole e risorgi ogni giorno sempre più migliore assai del giorno prima – lo so è grammaticalmente scorretto scrivere così, ma a me piace esprimermi in codesta maniera – ci avissivu a diri cocchi cosa?.