In merito all’entrata in vigore dal giorno 1 febbraio delle nuove Zone di sosta tariffata A, B e C, l’Assessorato alla Mobilità Sostenibile fornisce alcune linee guida, in particolare per quanto riguarda la conversione di pass e i rimborsi di abbonamenti o pass già acquistati per le zone blu.
CONVERSIONE PASS
- I cosiddetti “dimoranti”, ovvero chi esercita una professione all’interno delle zone A, B e C e titolari di abbonamento mensile, potranno continuare a parcheggiare liberamente nelle medesime zone con lo stesso abbonamento.
- I residenti nelle zone tariffate in possesso di abbonamenti o pass annuali/biennali avranno tempo fino al 31 marzo per recarsi presso le Circoscrizioni di competenza per la sostituzione del vecchio contrassegno (zona P1….P18) con nuovo contrassegno (zona A, B, C).
CONDIZIONI DEGLI ABBONAMENTI ED EVENTUALI RIMBORSI
- Gli utenti in possesso di abbonamenti mensili in corso di validità, ma non più ricadenti nelle nuove zone tariffate, possono procedere alla richiesta di rimborso all’AMAT per la quota parte non usufruita (ad esempio se l’abbonamento è valido in un’area dove non ci sono più strisce blu), recandosi presso gli uffici commerciali della società in via Borrelli. Si precisa che il rimborso viene effettuato con titoli di viaggio (biglietti/abbonamenti bus, schede ZTL, schede parcheggio zone blu o mobilità sostenibile) e non in contanti;
- Per i pass residenti annuali/biennali le condizioni e le modalità dell’eventuale diritto al rimborso saranno stabilite dall’amministrazione, sentita l’AMAT, e successivamente comunicate.
«Da gennaio le aree parcheggio a pagamento gestite da Amat si sono dimezzate: da oltre 15.000 stalli si è passati a poco più 7.800. Non solo, diminuiscono anche le zone blu, passando da 21 a 4, ma spariscono in alcune aree di confine con la periferia, come via Oreto e corso Tukory per esempio. Altra novità riguarda lo stop alle due ore di parcheggio gratuite in fascia pranzo, dalle 14.00 alle 16.00. Da gennaio, quindi, nei 7.500 stalli a pagamento di Amat si paga dalle 8.00 alle 20.00. Tutto ciò è stato fatto senza considerare i tantissimi che hanno pagato gli abbonamenti degli stalli e che si sono visti più che dimezzare le aree a disposizione. L’Amministrazione in tal senso non ha dato nessuna indicazione, creando un danno ai cittadini senza programmare azioni di compensazione. In più si narra di una presunta manifestazione di interesse per affidare a privati questi 7800 stalli. Ricordo che oggi vige il Cup che farà costare gli stalli tantissimo nel caso di un nuovo affidamento a privati. Non vorrei che a pagarne le conseguenze siano sempre i cittadini che si troveranno a pagare somme molto più alte per posteggiare, aumenti che già si stanno determinando non essendoci più la sospensione del pagamento dalle 14 alle 16».
Lo dichiara il capogruppo del PD Rosario Arcoleo.