lunedì, 25 Novembre 2024
spot_img
HomeevidenzaÈ morto Biagio Conte

È morto Biagio Conte

Il Missionario laico che ha dedicato tutta la sua vita a favore degli "ultimi"

Palermo ha perso uno dei suoi angeli dei poveri. Biagio Conte, missionario e fondatore, nel 1991, della Missione di Speranza e Carità di via Decollati, è morto questa mattina all’età di 59 anni, dopo mesi di lotta contro un tumore al colon e un trapianto al fegato che non sono serviti a salvarlo.

Conte ha trascorso tutta la sua vita aiutando le persone in condizioni di povertà ed emarginazione, creando una comunità che è diventata un punto di riferimento per molti residenti a Palermo. Il Sindaco Roberto Lagalla ha dichiarato che “la scomparsa di Biagio Conte lascia un vuoto incolmabile a Palermo. Anche nelle ultime ore più drammatiche, tutta la città si è stretta attorno a fratel Biagio, a testimonianza del valore dell’eredità umana che oggi ci lascia e che non dobbiamo disperdere”.

Conte, figlio di imprenditori edili palermitani, ha iniziato a frequentare un collegio di suore in Svizzera all’età di 3 anni e poi si è trasferito in un collegio di San Martino delle Scale. A 16 anni ha lasciato la scuola media e ha lavorato nell’impresa di famiglia, ma dopo una crisi spirituale si è trasferito a Firenze dove ha vissuto come eremita. Successivamente ha intrapreso un cammino a piedi verso Assisi, lasciando la sua famiglia preoccupata per la sua sorte.

Dopo il suo ritorno, si è trasferito in Africa come missionario, ma ha sempre sentito un forte richiamo verso la sua Palermo e ha dedicato le sue energie ai senzatetto, soprattutto ai clochard della stazione centrale di Palermo. Biagio Conte inizia anche a dormire per strada in segno di protesta. Ricordiamo del missionario laico lungo il sciopero della fame durato più di un mese, dormendo sotto i portici del palazzo delle Poste centrali di via Roma.

Fratello Biagio – nella missione si chiamano tutti fratello e sorella, ndr -, da anni bloccato su una sedia a rotelle per via di alcune vertebre schiacciate a seguito delle fatiche patite in missione, nel 2014 si reca a Lourdes e , dopo l’immersione nella vasca miracolosa, riceve la grazia e torna a camminare, allora dichiarando: “Per me è stata una grazia inaspettata che ho ricevuto dal buon Dio che ha incaricato la sua madre Maria”.

Grazie alle sue battaglie, è riuscito a ottenere a Palermo la concessione dei locali di una ex caserma dell’aeronautica militare abbandonata da circa 40 anni, in via Decollati 29, e a dare una casa a chi non ne aveva una: barboni, vagabondi, giovani sbandati, alcolisti, ex detenuti, separati, prostitute profughi, immigrati, senza alcuna distinzione. E’ lì, dove ha fondato la Missione di Speranza e Carità, che continuerà a essere un punto di riferimento per Palermo nonostante la perdita del suo fondatore.

CORRELATI

Ultimi inseriti