E’ uscito lo scorso 25 settembre, e ancora una volta pubblicato dalla casa editrice torinese Land editore, Fiore D’Oleandro, il nuovo romanzo della scrittrice saccense Lucia Spinella, che per questa seconda opera ripercorre le gloriose leggende nate intorno al castello di Sciacca.
Spinella, siciliana trapiantata in Piemonte, resta legatissima alla sua terra tanto da omaggiarla ancora una volta con un libro che non è solo una delicata storia d’amore dal sapore immortale, ma anche un lento ripercorrere i luoghi della sua infanzia in Sicilia. Luoghi che, nella penna della scrittrice, appaiono ricolmi di un fascino magico grazie all’atmosfera onirica e alla presenza del dialetto siciliano, che arricchisce i dialoghi e aumenta il fascino della sua scrittura.
La sua prima opera, intitolata Nel cortile di Nenè, è stata premiata lo scorso settembre dal sindaco di Burgio Vito Matinelli, che le ha consegnato il premio letterario La campana di Burgio.
Fiore d’Oleandro, sinossi
È un caldo pomeriggio d’estate a Torrescirtea, incantevole borgo immerso nella Sicilia più profonda e ancestrale. Ma nemmeno il caldo placa le anime degli spiriti inquieti che si aggirano nelle vicinanze del misterioso e imponente Castello che da oltre trecento anni sovrasta la città. Anime invisibili ai più, ma non ad Andrea, che all’improvviso si ritrova di fronte una donna dall’aspetto delicato e sommesso; i suoi occhi sono tormentati e tristi, la dolcezza del suo volto sfigurata da un dolore antico e senza fine.
Chi è quella misteriosa donna? E perchè nessuno tranne lui riesce a vederla?
Tormentato da sogni sempre più inquieti, il ragazzo accetterà l’aiuto dell’affascinante Eliana per risolvere il mistero.
Per trovare le risposte alle sue domande, Andrea dovrà compiere un viaggio a ritroso nel tempo, scavando nelle piaghe di un amore impossibile ma eterno.