lunedì, 23 Dicembre 2024
spot_img
HomeappuntamentiFasola Folk Fest: tre appuntamenti tra danze popolari, racconti e concerti allo Stand...

Fasola Folk Fest: tre appuntamenti tra danze popolari, racconti e concerti allo Stand Florio

Al via inoltre la rassegna "Tutùi": quattro spettacoli per i più piccoli, di cui due prime assolute, nelle domeniche mattina di settembre

Il Teatro Ditirammu presenta la rassegna Fasola Folk Fest 2022, un corollario di racconti, danze e sonorità che tornano e diffondono l’anima della Sicilia più antica. Tre spettacoli in programma – il 25, 26 e 27 agosto – ospitati negli spazi all’aperto dello Stand Florio (via Messina Marine, 40) sempre alle ore 21.30.

Si comincia giovedì 25 con lo spettacolo “Canti di mare e sirene”, testo e regia di Piero Tutone in scena con l’Arbaria Nuova Compagnia Folk composta da Alessandra PonenteJona Patitò e Virginia Maiorana.

Un viaggio nel tempo fra miti e tradizioni popolari, ninfe, divinità e strane creature: da Colapesce, ai dispetti della Fata Morgana fino al ‘mistero’ di Donna Villa.
Quello delle sirene è uno dei miti più saldi nella tradizione della Sicilia, da sempre caratterizzata da uno strettissimo rapporto con il mare che la bagna. Secondo un’antica leggenda legata a questi esseri misteriosi, infatti, le sirene abiterebbero proprio lo stretto di Messina. Canti di mare e di sirene mescola insieme queste leggende e ne racconta l’essenza attraverso narrazioni, danze e canti di mare, di pescatori e di mattanza.

Venerdì 26 agosto va in scena “Joca” di e con Davide Campisi, con le danze popolari di Rita Tolomeo.

Il mondo infantile, ancestrale, gioioso in contrapposizione con quello adulto, contemporaneo, drammatico prende corpo nello spettacolo di Campisi. Filastrocche scaccia paura, filastrocche che proteggono, che educano, che curano il cuore e che fanno sorridere, filastrocche ancestrali che hanno la capacità di restare in mente, che passano di bocca in bocca da tempo immemore. Il  tutto sottolineato dal suono tormentato del tamburo.

Ultimo appuntamento sabato 27 agosto con “Il Ricercatore di parole”, protagonista la band The Vito Movement, danze popolari di Noa Blasini con la partecipazione di Rosi Agnello; testi di Marco Raccuglia.

Lo spettacolo prende il titolo dall’omonimo libro di Marco Raccuglia (edito da Kromato Edizioni 2021) e nasce come progetto multi artistico in cui, a partire da alcuni quadri narrativi interpretati dallo stesso Raccuglia, si susseguono innesti di musiche, canti e movimenti che amplificano e sottolineano la narrazione.
Il protagonista del racconto è un bambino di otto anni, curioso e coraggioso, che viaggia all’interno di una vicenda straordinaria e si muove tra passato e futuro, tra surreale e quotidianità. Mentre una splendida Palermo fa da cornice al racconto, il bambino costruisce e affronta la propria crescita e il proprio destino anche grazie all’incontro con personaggi emblematici quali Tempo, Solitudine, Coraggio. 

Nel libro la narrazione è affiancata da una colonna sonora che contiene brani dei Tamuna, dei The Vito Movement nonché canzoni inedite. La scena è arricchita dalle danze folk di Noa Blasini, un misto di passione, intensità e allegria completa uno spettacolo originale e inedito, realizzato appositamente per il Fasola Folk Fest 2022.
Marco Raccuglia e Giovanni Parrinello, già fondatori dei Tamuna, nel 2018 creano The Vito Movement, un collettivo musicale aperto alla partecipazione di vari artisti, tra cui Giacomo Scinardo e Charlie Di Vita, entrambi presenti in scena in questa occasione. 

Il repertorio del gruppo spazia tra folk, pop e musica elettronica e si avvale di testi estremamente descrittivi dove sono presenti anche le radici linguistiche della band, detti e forme espressive popolari. 

La rassegna è organizzata in collaborazione con Stand Florio e con il sostegno del Ministero della Cultura – Direzione generale spettacolo dal vivo, dell’Assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana e dell’Assessorato regionale Turismo, Sport e Spettacolo.

Tutti gli spettacoli avranno inizio alle ore 21.30; ingresso € 10,00 (ridotto under 12 € 5,00) acquistabile sul posto o sul sito www.teatroditirammu.it.

**

Il Teatro Ditirammu presenta inoltre la rassegna Tutùi, un poker di appuntamenti teatrali, con due prime assolute, rivolti ai bambini e alle famiglie, un’occasione per condividere un momento gioioso, e al tempo stesso riflessivo, nelle domeniche mattina del mese di settembre. Quattro gli spettacoli appunto di cui alcuni in prima assoluta – in programma nei giorni 4, 11, 18 e 25 – che coinvolgeranno i piccoli alla scoperta della magia del teatro ospitati negli spazi all’aperto dello Stand Florio (via Messina Marine, 40) sempre alle ore 11.30.

IL PROGRAMMA

Si comincia domenica 4 con Come un fulmine, testo e regia di Aurora Miriam Scala in scena con Maria Chiara Pellitteri.

Nina è una ragazza molto coraggiosa, possiede un cane che corre tanto veloce da meritarsi il nome di Fulmine! I fascisti stanno cercando i partigiani in tutte le case e Nina decide di andare ad avvisare Aldo (il suo migliore amico) sulle montagne. Prende la bicicletta e corre via. Passano i giorni e Nina non fa ritorno a casa. Fulmine si arma di coraggio e corre a cercarla. Si trova così coinvolto in tutte le vicende caratteristiche della guerra partigiana e ne subisce, di volta in volta, il fascino dell’avventura e le ansie. Ascolta i messaggi di Radio Londra che annunciano i lanci da parte degli alleati, fa la staffetta per consegnare messaggi, dorme sopra il fieno sognando l’Italia liberata e in pace, si arrampica sul monte e assiste all’esplosione di un ponte. Vive la paura per la morte di Nina. Conosce la gioia dell’incontro con Roberta e la sua banda con la quale assalirà un covo di fascisti facendo da palo. Qui lotta con il Barba, il più temuto dei fascisti, e lo sconfigge. Incontra finalmente Nina, che intanto ha ritrovato Aldo. Insieme gioiscono per la fine della guerra gridando “Viva la Resistenza, è la Liberazione, è il 25 Aprile!”. Il nemico si è arreso, Fulmine scodinzola orgoglioso e festante, felice di poter vivere in un’Italia finalmente libera.

Domenica 11 Aurora Miriam Scala e Maria Chiara Pellitteri ritornano in scena con Dante on the road, della Compagnia del Pane Young.

La pièce racconta un Dante ragazzino che si trova spesso per strada, tra i vicoli di Firenze a rincorrere il sogno di diventare un poeta insieme al suo amico Lapo. Questo frangente viene raccontato attraverso l’ausilio delle marionette, dei burattini e del teatro delle ombre.  Giunge in città una coppia strampalata a bordo di una carretta improvvisata. Due studiose di Dante un po’ fuori di testa, sono esaltate all’idea di raccontare a tutti la loro straordinaria scoperta: dopo anni e anni di studi e ricerche, sono riuscite a ritrovare un diario unico nel suo genere: “Le memorie de lo infante Dante”. Lo spettacolo quindi sperimenta vari linguaggi mettendo insieme attori e puppets che racconteranno la storia di un Dante ragazzino pieno di timori e sogni, molto vicino ai ragazzi di oggi e del quale si intravedono già i tratti del grande poeta. Grazie a questo racconto si conoscerà il padre della lingua italiana sotto un’altra veste.

Terzo appuntamento per Tutùi – domenica 18 in prima assoluta – con Mamma Draga scritto e diretto da Piero Tutone; in scena Marzia ConiglioAlessandra Ponente e Vanessa Carollo.
Lo spettacolo, liberamente ispirato alla fiaba “Bianca come neve rossa come fuoco” di Giuseppe Pitrè, racconta le vicende di un giovane Reuccio costretto da una maledizione di una vecchia strega a cercare l’amore della sua vita, che troverà rinchiusa su di una torre e sorvegliata da una Mamma Draga. Riusciranno i due giovani a scappare da quella torre e liberarsi dalle grinfie del drago per vivere liberamente il loro amore…?

A chiudere la rassegna il 25 settembre, ore 11.30, Cera una volta Scecspir, spettacolo in prima assoluta, scritto da Daniele Billitteri, regia di Elisa Parrinello che lo interpreta anche insieme a Piero Tutone e Carlo Di Vita.

Esiste una tesi secondo la quale il celebre autore William Shakespeare non fosse che tale Michelangelo Florio, figlio di Giovanni Florio e della nobile messinese Guglielma Scrollalancia (o Crollalancia). Shakespeare quindi… era siciliano? Ce lo racconteranno gli attori in scena, a modo loro, svelando trucchi e misteri del genio inglese, considerato il più importante drammaturgo della cultura occidentale.

La rassegna è organizzata in collaborazione con Stand Florio e con il sostegno del Ministero della Cultura – Direzione generale spettacolo dal vivo, dell’Assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana e dell’Assessorato regionale Turismo, Sport e Spettacolo. Tutti gli spettacoli avranno inizio alle ore 11.30; ingresso € 7,00 (under 3 gratuito) acquistabile sul posto o sul sito www.teatroditirammu.it.

CORRELATI

Ultimi inseriti