Nei giorni 12-13-14 agosto a Piazza Armerina (Enna) si svolgerà il Palio dei Normanni
una delle più antiche rievocazioni medievali in costume che dal 1952, anno in cui si è
svolta la prima edizione, anima la città barocca delle 100 chiese. La tradizione, che da 68
anni unisce la storia del passato con il sentimento popolare religioso e civile dei
cittadini, non è mai stata interrotta nonostante l’emergenza sanitaria di questi ultimi anni.
Tante importanti manifestazioni storiche sono state annullate, ma non questo Palio che nel
2021 per l’occasione è stato trasformato in videogame di grande successo prendendo
spunto da Candy Crush, uno dei giochi mobile più famosi al mondo, e in set
cinematografico con la presentazione e proiezione del docufilm “Il Palio dei Normanni.
La storia e la leggenda” a cura della regista Gisella Calì, realizzato con attori e teatranti
tra le mura antiche della città. In questo modo i significati storici del palio sono stati
trasferiti anche alle nuove generazioni.
Questa estate il Palio riparte alla grande, il corteo tornerà ad essere centrale e sarà costituito da oltre 600 figuranti, cavalli, cavalieri, un’intera comunità rivivrà una delle pagine più interessanti della cultura della Sicilia. Ma il fattore innovativo che rende questa edizione 2022 davvero speciale è quello di favorire lo scambio e l’incontro tra diverse culture dando la possibilità di partecipare alla storica sfilata non solo ai Piazzesi, ma anche ai turisti provenienti da tutto il mondo.
Hanno già aderito alcune importanti celebrità americane, professionisti
tedeschi e molti imprenditori che hanno investito in diverse attività del territorio.
Un’operazione non solo culturale ma di valore strategico anche per il rilancio
dell’economia, incentivare ulteriormente il turismo internazionale e valorizzare le location
del centro storico collegate al Sito Unesco della Villa romana del Casale. Per la prima
volta, infatti, tutti potranno essere protagonisti della storia e immedesimarsi nei diversi
personaggi grazie all’occasione unica di poter indossare i preziosi costumi d’epoca,
realizzati dalla famosa sartoria cinematografica Pierantoni che ha lavorato per
colossali produzioni cinematografiche come Troy, Trono di spade ( Emmy Award) Giulio Cesare e molte altre. Con orgoglio il Palio può vantare di possedere degli abiti teatrali di
ottima manifattura e bellezza, progettati sulla base di una ricostruzione storica e scientifica
sugli abiti dell’epoca, che sono diventate di proprietà del Comune di Piazza Armerina.
Un investimento importante fortemente voluto dall’Assessore Ettore Messina, che ha
consentito di ridurre notevolmente le spese correnti a carico dell’amministrazione
comunale, non dovendo più pagare l’affitto annuale degli abiti e accrescendo il
patrimonio pubblico. Ma non finisce qui, perché a settembre con il sostegno della
Comunità Europea verrà aperto al pubblico il Museo degli abiti storici del Palio, che
custodirà e renderà fruibile tutto l’anno gli oltre 600 costumi d’epoca acquistati più
le calzature gli scudi ed altro materiale..
Ma a rendere ancora di più cosmopolita la magica atmosfera del Palio dei Normanni, da sempre alla ricerca di un dialogo immaginario tra presente e passato, sarà la partecipazione della star internazionale Ronn Moss che interpreterà l’affascinante Conte Ruggero D’Altavilla. Sembra un incredibile coincidenza che l’attore americano protagonista per anni con il famoso Ridge di Beautiful- ritorni oggi in Sicilia dopo 40 anni dal suo primo film “I Paladini” in assoluto ambientato in Sicilia nel quale interpretava proprio la figura del Conte Ruggero d’Altavilla. Un ruolo prestigioso che Ronn Moss tornerà a interpretare a distanza di 40 anni, con il suo fascino intramontabile e la bravura di attore consacrato. Ed anche per questo, come racconterà lui stesso, ha accettato subito senza esitare il prestigioso ruolo di protagonista per questa edizione numero 69 del Palio dei Normanni. La sua presenza sta già riscuotendo un enorme successo: già ci sono decine di autobus di visitatori prenotati.
“C’è un forte legame tra me e l’Italia e sono molto contento di poter tornare qui a recitare –
racconta l’ex Ridge di Beautiful – interpretando quello che è stato il primo ruolo da attore.
Quel Conte Ruggero d’Altavilla, personaggio storico e importante per questa città e per la
Sicilia. Sono molto curioso di scoprire Piazza Armerina, una città di cui non si fa altro che
parlare bene: ha un grande patrimonio architettonico e culturale, mi piacerebbe conoscerla
meglio in questi giorni e, da qui, magari partire alla scoperta della Sicilia, un’isola
straordinaria che voglio conoscere meglio”.
Un’edizione che segna il ritorno alla normalità, con la regia nuovamente affidata a Gisella
Calì. La storia si intreccia fortemente con la leggenda. La tradizione con la religiosità
popolare. Piazza Armerina in questi 3 giorni si fa teatro, e celebra il racconto di una
possibile convivenza di più culture, il popolo siciliano, gli arabi, i normanni gli
oreundici e che è uno dei sentieri più importanti del cammino per la costruzione
della identità italiana. Nel cast tanti “ritorni”, a partire dal Alessandro Cremona, noto per
avere interpretato il ruolo del “cattivo” Marco Sciarra nel film “Spectre”, della saga “007”, al
fianco di Daniel Craig e diretto dal premio Oscar Sam Mendes. Cremona ha debuttato al
cinema con “Nirvana” di Gabriele Salvatores e nell’edizione di quest’anno del Palio sarà il
Gran Magistrato. Tra gli altri protagonisti del Palio 2022 ci saranno Gianluca Barbagallo
(il cerimoniere), Turi Amore (il vescovo) e Antonio Casso (il malaterra), Federica Amore
(menestrello).
Per tre giorni il Paese si trasforma in borgo medievale dove dame, cavalieri e milizie
aspettano con trepidazione la famosa “ Quintana del Saracino”, una giostra che vede
gareggiare i quattro quartieri storici di Piazza Armeria.
Programma Palio
12 Agosto | ore 18.00 | Piazza Garibaldi
Consegna delle armi ai giostranti da parte del Gran Magistrato rappresentante del potere giudiziario e di governo della città, a seguire il corteo in costume che si muove verso la cattedrale per la benedizione dei Cavalieri giostranti e dei Quartieri.
13 Agosto | ore 18.00 | Piazza Cattedrale
Consegna delle chiavi a Ruggero D’Altavilla interpretato dalla star internazionale Ron Moss.
E’ tutto dedicato dell’ingresso trionfale delle milizie normanne nell’antica città, la cavalleria
è comandata dal Conte Ruggiero che porta il Vessillo papale di Maria Santissima delle
Vittorie e giunge fino alla Cattedrale per gli omaggi dei rappresentanti della città e la
consegna delle chiavi da parte del Priore del magistrato dei Quartieri.
14 Agosto | ore 18.00 | Campo sportivo Sant’Ippolito
Verrà eseguita la Quintana e la Giostra del Saraceno- seguirà il corteo in costume. Si assiste alla tanto attesa Giostra che si svolge presso il Campo Sportivo S. Ippolito, la Quintana del Saracino prevede una serie di prove di abilità a cui partecipano i cavalieri giostranti dei quartieri storici, ognuno contraddistinto dal proprio colore: Monte in giallo, Castellina in azzurro, Canali in rosso e Casalotto in verde.
Sono ben quattro le prove da superare, e tutte rigorosamente in sella al cavallo lanciato al
galoppo: colpire con la lancia lo scudo del Saraceno, impersonato da un “pupo”, colpirlo
con la mazza centrare con la lancia un anello posto con la forca. Al vincitore viene
assegnato di buon diritto il Palio e la’ntica immagine della Madonna delle Vittorie. Il Palio
dei Normanni si conclude poi con la sfilata di tutti i figuranti guidati dai cavalieri del
quartiere vincitore.
Costo dei biglietti da 3,50 Euro a 10 Euro; biglietti in prevendita 3 giorni prima della
manifestazione sul sito del Comune www.comunepiazzaarmerina.it
STORIA DEL PALIO
Il Palio dei Normanni è la manifestazione medievale in costume più importante del sud
Italia, capace di fondere in modo assolutamente unico, storia, religione e leggenda.
L’evento trae ispirazione dalla guerra di liberazione della Sicilia dai Saraceni per opera dei
Normanni guidati da Ruggero I di Sicilia, figlio più giovane di Tancredi D’Altavilla. La
conquista Normanna ha inizio nel 1061, con lo sbarco a Messina avvenuto con l’appoggio
del fratello di Ruggero, Roberto il Guiscardo e soprattutto grazie all’emiro arabo di
Siracusa Ibn al Thumna. Infatti quest’ultimo, essendo in contrasto con gli altri emiri di
Sicilia e in particolare con il cognato Ibn al-Hawwäs, signore di Castrogiovanni, nel 1061 si
recò a Mileto da Ruggero d’Altavilla, al quale giurò e promise il suo appoggio contro i
musulmani in Sicilia. Il crocevia della conquista fu segnato nel 1063, sulle alture dei
Nebrodi, dove venne strenuamente combattuta e vinta la celebre battaglia di Cerami. Qui
la storia delle conquiste Normanne si lega con la tradizione della città di Piazza Armerina.
Alla fine della battaglia di Cerami, vinta grazie all’aiuto divino, Ruggero I di Sicilia inviò, in
segno di riconoscenza, parte del bottino di guerra e quattro cammelli a Papa Alessandro II
che succedette a Niccolò II nel 1061. Quest’ultimo, per ricambiare il favore concesse
l’indulgenza plenaria al Conte e gli donò a sua volta un vessillo con le insegne papali, che
leggenda vuole, raffiguri la Madonna con Gesù Bambino e che si dice accompagnò il
Conte durante le sue vittorie in Sicilia (per questo ribattezzata Maria Santissima delle
Vittorie, oggi patrona della città e della Diocesi di Piazza Armerina). Pur non avendo
notizie riguardo ad un eventuale passaggio di Ruggero nell’antica Piazza Armerina,
sempre la leggenda narra, che il conte Ruggero, al termine della conquista deal termine
della conquista della Sicilia (avvenuta nel 1091 con la presa di Noto), volle che il Vessillo Mariano fosse donato alla città lombarda di Platia (in latino, ma anche Platza in bizantino e
Iblatasah in arabo) e custodito nella chiesa madre. Un tratto peculiare della città di Piazza
Armerina è proprio quello di fare parte dei cosiddetti comuni lombardi di Sicilia. Infatti,
durante la conquista, i Normanni ripopolarono o fondarono molti centri della Sicilia centro-
orientale con gente proveniente dal Nord Italia (Piemonte, Liguria ed Emilia) grazie
all’alleanza con la famiglia degli Aleramici (Marchesi di Saluzzo, Monferrato e Savona),
suggellata dal matrimonio nel 1087 tra Adelasia Del Vasto e lo stesso Ruggero.