Il Teatro Ditirammu presenta la rassegna Opra d’Autore, tre spettacoli che andranno in scena negli spazi all’aperto dello Stand Florio (via Messina Marine 40 a Palermo) il 28 luglio e poi il 4 e l’11 agosto alle ore 21.30.
Ad inaugurare Opra d’Autore, giovedì 28, L’Ammazzatore di Rosario Palazzolo, spettacolo molto apprezzato dal pubblico anche a livello nazionale, per la regia di Giuseppe Cutino, con Salvatore Nocera e lo stesso Palazzolo: “storia minuscola di un uomo minuscolo capace di pensieri minuscoli”.
Ci sono uomini costretti a vivere una vita che non gli appartiene, per scelte che non hanno fatto, per idee che non condividono. Ernesto Scossa, il protagonista de L’ammazzatore, è uno di questi. Nato in una Palermo che non concede vie d’uscita, si trova a dover uccidere per mestiere, fino a quando la consapevolezza di una scelta non gli concederà un vago spiraglio di luce. E farà ciò che c’è da fare, costi quel che costi. Non è una storia di mafia, per niente, non lo è. È un inno alla vita, nonostante tutto perché è un’invenzione costante, è il moto di chi non smette mai di andare avanti, persino davanti al baratro. Ed è anche una lingua, divaricata e poetica, fatta di parole uscite come da un carillon piccolissimo, capace solo di pensieri mignon, e che sottende gesti delicati, tenuti nascosti nelle pieghe di trame arricciate. Come se del vivere bisognasse vergognarsi.
Giovedì 4 agosto andrà in scena Microconferenza su Karl Valentin di Maurizio Spicuzza, nel nuovo allestimento prodotto dal Teatro Ditirammu, con Rosanna Mercurio e lo stesso Spicuzza.
Ricordandoci di ricordare di ricordarvi (per usare un piccolo gioco di parole che sarebbe certo risultato gradito a Karl Valentin) – si legge nelle note dell’autore – è d’uopo chiarire come la scelta dei brani portati in scena ed estrapolati dall’opera di ValentinTingel Tangel (caffè concerto) – monologhi, dialoghi, interventi scenici di soubrettes, clowns, direttori di scena aiutanti inetti – sia una scelta di brani chiave dell’opera dell’autore/attore.
I frammenti che si inseriscono tra i dialoghi e i monologhi sono stati tratti da alcune sue commedie (Andare a teatro, Il proiettore aggiustato, Tingel Tangel, da cui il titolo del libro edito in Italia dalla Adelphi) e sono necessari alla resa scenica completa dell’essenza e dell’intenzione del nonsense valentiniano.
Ultimo appuntamento l’11 agosto con Piccolo Fiore, testi di Salvo Rinaudo ed Elisa Parrinello, che firma pure la regia, prodotto dal Teatro Ditirammu; in scena Rosario Terranova.
Fiorenzo Lo Piccolo è un ragazzino degli anni ’80 che ha in comune una cosa con i ragazzini di ogni epoca: sogna. Ma lui non sogna di diventare un calciatore o un astronauta o il presidente della Repubblica, lui sogna di diventare un grande artista. Perché in fondo, nell’ingenuità della sua infanzia, sa di esserlo. E cerca di dimostrarlo a tutti, perché così fanno gli artisti. Condizionato dalle critiche e dalla severità del giudizio dei genitori, Fiorenzo pensa sia meglio abbandonare questa mania istrionica da clown e dedicarsi ad un lavoro vero.
Ma proprio non ci riesce ad abbandonare il suo sogno e si avventura nella grande giungla dei provini dove trova casting director e registi che, a volte, anziché stimolarlo lo scoraggiano…
La rassegna è organizzata in collaborazione con Stand Florio e con il sostegno del Ministero della Cultura – Direzione generale spettacolo dal vivo, dell’Assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana e dell’Assessorato regionale Turismo, Sport e Spettacolo.
Tutti gli spettacoli avranno inizio alle ore 21.30; ingresso € 10,00 acquistabile sul posto o sul sito www.teatroditirammu.it.