lunedì, 23 Dicembre 2024
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Alla Galleria regionale di Palazzo Abatellis nasce un Baby Pit Stop Unicef. L’inaugurazione il 2 marzo

La Galleria Regionale di Palazzo Abatellis ospiterà dal mese di marzo un Baby Pit Stop UNICEF, ovvero uno spazio protetto dedicato all’allattamento e alla cura del bambino. La presenza dell’area “Baby Pit Stop” sarà segnalata anche all’esterno del Museo e sarà resa accessibile anche a quanti, semplici passanti e turisti, dovessero richiederlo.

L’iniziativa, molto apprezzata dall’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà, sarà presentata il 2 marzo 2022 alle ore 16 nel corso di una cerimonia inaugurale cui saranno presenti la Direttrice di Palazzo Abatellis, Evelina De Castro, il presidente regionale dell’Unicef Vincenzo Lorefice e il presidente comitato provinciale di Palermo per l’Unicef , Matteo Ferrara, la presidente del Soroptimist di Palermo, Simonetta Rizzo.

Il Baby Pit Stop è tra le iniziative realizzate dall’UNICEF per garantire i diritti sanciti dalla Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, in particolare l’art. 24 che tutela il diritto alla salute e si inserisce nell’ambito del Programma UNICEF “Ospedali & Comunità Amici dei Bambini” con lo scopo di diffondere la cultura dell’allattamento al seno.

“Il punto di accoglienza presso il Museo Abatellis – sottolinea l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – realizza un ambiente tranquillizzante e rilassante di supporto alla mamma e al bambino che si nutrono della reciproca energia. Attraverso la realizzazione di un Baby Pit Stop all’interno della Galleria di Palazzo Abatellis, la Regione dota una propria struttura museale di un ambiente funzionale e riservato dove poter coniugare l’esperienza di apprezzamento dell’arte con quella dell’accudimento dei piccoli. Un’iniziativa importante per favorire la visita nei luoghi della cultura anche per le mamme e le famiglie”.

All’interno del punto di accoglienza – che si troverà al piano terreno di Palazzo Abatellis, nell’area antistante i servizi igienici e che sarà opportunamente delimitato e schermato – sarà possibile trovare una poltroncina dove allattare e un fasciatoio.

Per la direttrice della Galleria Abatellis, Evelina De Castro “Le Scuderie del Quirinale e i musei del Polo universitario di Bologna sono i precedenti più noti in Italia di questa iniziativa tanto semplice quanto carica di significato. I luoghi dell’arte sono luoghi di benessere emotivo, mentale e dunque fisico. Porsi di fronte ad opere d’arte fa bene e fa star bene. E trovare al museo uno spazio dedicato alla cura del bambino significa estendere e completare il benessere e il legame fra mamma e bambino con gesti intimi quotidiani, naturali e di sempre, che riconosciamo nelle Madonne col Bambino di tanta pittura e scultura esposta nei nostri musei”.

Promuovere l’allattamento al seno garantisce a tutti i bambini una nutrizione adeguata e il miglior inizio di vita possibile – dichiara il presidente regionale Unicef, Vincenzo Lorefice  e assume il valore di un proficuo investimento sulla salute attuale e futura dei cittadini. Auspico che, sull’esempio di Palermo, in altri Comuni della Sicilia possano essere realizzati tanti altri analoghi punti di accoglienza”.

“L’inaugurazione del Baby pit-stop, l’area di sosta per allattare e cambiare i più piccoli, all’interno del Palazzo Abatellis, realizzato da Unicef in sinergia con “Soroptimist International d’Italia”, è un segnale importante di attenzione e di cura da parte del Museo Regionale alla fascia dei bambini da zero a tre anni e alle loro mamme”. Lo afferma Valentina Chinnici, capogruppo di “Avanti Insieme” al Comune di Palermo, partecipando a questo importante momento di crescita della città in direzione dell’attenzione ai minori. “Un segnale che va in direzione di una cultura dell’educazione e della cura – aggiunge la Chinnici –  che negli altri paesi europei è molto più diffusa e verso la quale bisogna continuare ad agire con decisione, per rendere davvero Palermo una città a misura delle donne e dei più piccoli”.

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