30 dicembre 2021. La Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri – a seguito del Dpcm 17 dicembre 2021 – nei giorni scorsi ha inviato all’Ordine etneo una lista con i nominativi dei camici bianchi catanesi che risulterebbero non in regola con l’obbligo vaccinale, chiedendo di sollecitare a mezzo pec l’invio della certificazione di avvenuta vaccinazione (compresa la terza dose), con riscontro entro 5 giorni.
«Stiamo lavorando senza sosta – sottolinea Igo La Mantia, presidente dell’Ordine catanese – per sollecitare i colleghi che non hanno ancora adempiuto agli obblighi vaccinali.La lista automatizzata inviata dalla Federazione – estrapolata dalla piattaforma Nazionale del Digital Green Certificate (DGC) – contiene infatti i nominativi dei colleghi che per svariati motivi – logistici, familiari, di salute – non hanno ancora completato la vaccinazione come da disposizioni di legge (leggasi terza dose). Tra questi, certamente, troveremo anche una minima percentuale di irriducibili che, malgrado tutte le sollecitazioni istituzionali, rifiutano le indicazioni della scienza, della statistica, dei dati che confermano giornalmente gli effetti benefici della vaccinazione COVID19 e indicano nella somministrazione del vaccino l’unica strada per uscire dalla pandemia. In considerazione dei giorni di festività, dei tempi ristretti di risposta richiesti dal provvedimento e di alcune imprecisioni riscontrate nella lista inviata all’OMCeO, stiamo avvisando – anche informalmente – i colleghi, invitandoli ad effettuare tempestivamente la dose di richiamo, per evitare situazioni di confusione, dietro-front dei provvedimenti e allarmismi generalizzati. In questo momento, rischiare di dover sospendere medici solo per banali errori informatici significherebbe, infatti, arrecare un danno sia all’immagine della categoria, che a tutto il sistema sanitario».
«Certamente continueremo con la linea dura nei confronti dei colleghi che irresponsabilmente non vogliono vaccinarsi – continua La Mantia – in un momento in cui la curva di contagi è ai livelli di allerta, non è davvero possibile concepire ancora posizioni contrarie al vaccino e alla sua utilità. La vaccinazione, il rispetto delle regole, la prudenza, la prevenzione, sono le uniche armi che abbiamo per vincere questa guerra».
Il controllo sul rispetto dell’obbligatorietà (per gli operatori sanitari il completamento della terza dose entro il 15 dicembre) prima in capo all’Asp, è adesso demandato agli Ordini professionali.