Si presenta a Palermo il secondo volume dell’opera “I giornali di Palermo nell’Ottocento. L’informazione giornalistica e la pubblicità nella stampa dell’epoca”. Il libro analizza gli anni che vanno dal 1860 al 1880, ossia dalla fine del Regno delle due Sicilie al primo ventennio del Regno d’Italia, ed è firmato da Gesualdo Adelfio e Carlo Guidotti ed è stato pubblicato da Edizioni Ex Libris per la collana di libri d’arte “Il mosaico”.
La presentazione avverrà presso la sala storica della Biblioteca comunale “Leonardo Sciascia” di Palermo sabato 4 dicembre 2021 alle 16,30; dopo i saluti istituzionali di Mario Zito, Assessore alle Culture del Comune di Palermo, dialogheranno con gli autori la dott.ssa Eliana Calandra, Direttrice del Sistema bibliotecario del Comune di Palermo, il giornalista Davide Camarrone, il Consigliere comunale Valentina Chinnici e il prof. Tommaso Romano, già relatore all’ARS in occasione della presentazione del primo volume dedicato agli anni 1800/1860. Modererà l’incontro la giornalista Teresa Di Fresco, autrice della prefazione.
Il libro, di grande formato e rilegato in copertina rigida, è suddiviso in tre sezioni: nella prima parte vi è un’analisi del contesto storico in esame, per comprendere meglio gli avvenimenti, i personaggi e i giornali stessi prodotti a Palermo; essi sono ampiamente descritti nella seconda sezione di cui vengono riprodotte le testate, una tabella riepilogativa contenente i dettagli strutturali e una selezione degli articoli più rilevanti, curiosi o straordinariamente attuali. Nella terza sezione vengono presentate le officine tipografiche che, particolarmente attive e presenti nel panorama commerciale e industriale cittadino, si sono distinte in quegli anni per la loro attività imprenditoriale e per aver stampato, mediante i propri torchi e i propri tipi, i giornali passati in rassegna nel volume.
Il libro fa parte di un progetto editoriale di ampio respiro che abbraccia tutto l’arco del XIX secolo, periodo storico costellato di numerose rivolte popolari, alterne vicende legate alla libertà di stampa, al costituzionalismo e, financo, al cambio di assetto istituzionale, con la transizione, avvenuta non senza difficoltà, dal regno borbonico a quello d’Italia.
La lettura dei giornali coevi ci conduce, quindi, come una preziosa macchina del tempo, a rivivere fatti storici solo apparentemente lontani da noi, per comprendere meglio, mediante studio, analisi critica ed approfondimento, il nostro tempo.