Da giovedì 2 a giovedì 9 settembre, il Museo delle bandisce una… “chiamata alle voci”, per diventare speaker d’eccezione della rubrica social della serie #storiedipupi. Come fare? Basta tenersi aggiornati sui profili Instagram e Facebook del Museo Pasqualino, dove a breve compariranno le istruzioni.
Mentre l’appuntamento quotidiano con le gesta dei paladini di Francia va in vacanza dall’1 all’8 settembre, da venerdì 3 a domenica 5 settembre, le Edizioni Museo Pasqualino saranno presenti alla Via dei librai con due appuntamenti. Il primo, venerdì 3 settembre alle 19, all’isola Pier Paolo Pasolini di via Giusino, riguarderà la presentazione del libro “Il valore delle differenze. Tipicità e terroir nella cultura alimentare”, di Davide Puca. Interverranno Gianfranco Marrone e Francesco Mangiapane, modererà Rosario Perricone. Sarà presente l’autore. Domenica 5 settembre ancora alle 19, altro appuntamento con le Edizioni Museo Pasqualino con la presentazione del libro “Il rito musicale del Lazzaro nelle comunità arbëreshe di Sicilia” a cura di Girolamo Garofalo e Giuseppe Giordano. Interverranno Sergio Bonanzinga, Girolamo Garofalo e Giuseppe Giordano, modererà Rosario Perricone.
Torna Sicilian Puppets Series a Palermo e Messina
Dopo una breve pausa estiva, torna un appuntamento molto amato, quello con Sicilian Puppets Series. La rassegna annuale, ideata dal Museo delle Marionette, vede coinvolte le 10 compagnie di Opera dei pupi della “Rete italiana di organismi per la tutela, promozione e valorizzazione dell’Opera dei pupi”.
Sono 80 gli spettacoli che, fino al 31 ottobre, verranno messi in scena in diretta streaming e in presenza dai teatri stabili di Opera dei pupi e dai luoghi della cultura di cinque comuni siciliani.
Per assistere agli spettacoli in presenza, completamente gratuiti, è necessario prenotare il biglietto sulla piattaforma online: operadeipupi.it.
Link diretta streaming: https://www.facebook.com/MuseoMarionette
IN SCENA…
Domenica 5 settembre ore 18
Lodovico salva Messana dai turchi
Compagnia Opera dei pupi messinesi Gargano – IN PRESENZA E IN STREAMING
Messina, Sala Le Cianfrusaglie
Contrada Filangeri
Gran festa, a Messana. Lodovico, figlio di Bernardo, il governatore della città, compie 18 anni. Il giovane ha solo un desiderio: indossare le armi e diventare cavaliere.
Il padre non lo asseconda. Lo considera giovane e inesperto. La gioia di Lodovico è interrotta dal clangore delle spade. Sono appena sbarcati i turchi che, al comando del feroce capitano Zanicchi, fanno strage di uomini e donne. Lodovico chiede al padre di fronteggiare il nemico ma Bernardo nega al figlio. Il giovane chiede allora aiuto a un frate benedettino che gli dà un abito e una maschera da moro per combattere celando la propria identità. Anche la Madonna della Lettera viene in aiuto della città donando a Lodovico una spada benedetta. In piazza infuria la battaglia. Bernardo affronta Zanicchi e rischia di soccombere al feroce avversario, ma l’intervento di Lodovico, nelle vesti del Moro, gli fa salva la vita. Zanicchi, ferito da Lodovico nel primo combattimento, medita vendetta. Bernardo, frattanto, parla a Lodovico del valoroso uomo mascherato che gli ha salvato la vita, ignorando la sua identità. In piazza infuria adesso la seconda battaglia e Bernardo è nuovamente in campo contro Zanicchi. Sta per cadere sotto la scimitarra del nemico quando nuovamente interviene Lodovico a salvarlo. Il giovane mascherato uccide il feroce Zanicchi e i turchi si ritirano. Bernardo manda un cavaliere a cercare il ragazzo che, fuggendo, ha trovato rifugio presso il frate benedettino. Lodovico non può più nascondersi e viene condotto al palazzo del governatore. Bernardo gli ordina di togliersi la maschera, ma lui non vuole mostrarsi. Scilla, il cane di Lodovico, si accuccia ai piedi del Moro mascherato svelando così la sua identità. Il padre onora il figlio per il suo valore e la festa riprende.
Compagnia Opera dei pupi messinesi Gargano
I Gargano sono l’ultima famiglia di opranti di tradizione ancora attiva nella città di Messina. Originaria di Acireale, iniziano a operare a Messina a partire dai primi del Novecento. Il capostipite è Venerando Gargano, proveniente da una famiglia borghese che avrebbe desiderato un avvenire diverso per il figlio. Ma l’ostinata passione di Venerando per i paladini riesce ad avere la meglio sulla volontà dei genitori ed egli comincia prima a collezionare e poi a costruire i pupi, mettendo in scena gli spettacoli nella sua fabbrica di sedie.