“Cefalù d’Autore – Notti Culturali sotto le stelle” giunge alla terza edizione, dal 17 al 21 agosto presso il Giardino Martiri Cefaludesi del razzismo in via Giglio (presso la scuola Botta) alle ore 21.30. La manifestazione nasce grazie alla collaborazione tra il Comune di Cefalù e la Fondazione The Brass Group.
Un percorso di ricerca e scoperta di nuove forme espressive, partendo dal consolidato della letteratura italiana. Già nel 2019 la felice intuizione del Prof. Vincenzo Garbo, di commissionare a Gigi Borruso ed ai Maestri della Fondazione The Brass Group una nuova “versione in musica” dei canti del sommo poeta si rivelò felice, dando corpo a quello che poi è divenuto “Note dall’inferno- Dante in Jazz”, messa in scena che ha anticipato di due anni le celebrazioni dantesche, e che viene riproposto il 17 agosto in apertura di rassegna, poco prima di volare verso Firenze il 10 settembre prossimo.
Ed una nuova intuizione prende corpo, con lo stesso nucleo di partenza, ossia una “commissione artistica” proveniente dalla sensibilità di Vincenzo Garbo e sviluppata dal gruppo di lavoro formato da Gigi Borruso ed i Maestri del Brass, arricchito dalla presenza di Stefania Blandeburgo e Gianni Gebbia, per proporre una rappresentazione in prima assoluta: “Il Cavaliere e la morte” di Leonardo Sciascia, un “noir” che ben si adatta ad una trasposizione in musica, con le blue notes che sottolineano i cupi scenari di uno Sciascia “diverso” ma non per questo meno efficace.
Ed ancora letteratura e musica, con un autore contemporaneo in scena a leggere se stesso: Roberto Alaimo che racconta “L’Estate del ’78”, libro di grande successo edito da Sellerio, con le musiche appositamente scritte da Marco Di Stefano ed eseguite dal Maestro Bepi Garsia al pianoforte. Il Brass, d’altronde, ha nel suo asset la forte volontà di realizzare attività con proprie produzioni in decentramento come già avvenuto in questi ultimi anni mettendo in scena con grande successo di pubblico e di critica spettacoli in siti storici di alto valore culturale come il Teatro Antico di Taormina, il Teatro Idea di Sambuca di Sicilia, il Teatro di Tindari, il Castello di Partanna di Trapani, Erice ed a il Castello Bordonaro di Cefalù .
Sull’iniziativa interviene il sindaco del comune di Cefalù, Rosario Lapunzina: “per il terzo anno consecutivo la collaborazione tra il Comune di Cefalù e la Fondazione The Brass group ha reso possibile l’organizzazione di cinque serate all’insegna del grande jazz. Nonostante la pandemia, questa è una attività di cultura che segna come si vuole riprende a realizzare spettacoli live e con la partecipazione di noti artisti”.
Per l’assessore alla cultura del comune di Cefalù, Vincenzo Garbo: “la bellezza salverà il mondo” la celeberrima frase di Dostoevskij è alla base della scelta di mettere in scena, “Cefalù d’Autore, notti culturali sotto le stelle”. Una rassegna di musica e teatro che vuole essere espressione artistica della consapevolezza di ciò che davvero è l’unica arma contro il declino della società: la cultura. Il concetto di cultura presuppone qualcosa di bello; quella bellezza che di per sé contiene una gran mole di significati, ma che si sostanzia in ciò che garantisce l’identità del nostro Paese, e di tutte le culture del Mondo, attraverso le diverse manifestazioni artistiche. Concetto che, oramai in quasi due anni così difficili, è bene ribadire perché è il principale elemento di fiducia nel futuro”.
Il programma in dettaglio della manifestazione comincia il 17 agosto con lo spettacolo “Note dall’Inferno – Dante in Jazz. Un gioiello teatrale, quello proposto, interpretato da Gigi Borruso, uno spettacolo sperimentale che vede Borruso nei panni di Dante impegnato nelle lettura di alcuni canti tratti dall’Inferno della Divina Commedia ed i commenti musicali scritti appositamente dai Maestri del Brass Fabio Lannino al basso elettrico e Diego Spitaleri al piano.
“L’inferno di Dante in Jazz” è un gioco letterario e musicale, ironico e delicato, che intende esaltare la dimensione musicale della Commedia, interpretando l’opera dantesca in tutta la sua pregnanza linguistica e semantica, attraversata dagli scarti e dalle improvvisazioni del jazz. Un viaggio che condurrà lo spettatore entro alcuni gironi danteschi, attraverso i più noti canti dell’Inferno, a incontrare Caronte e, sempre più giù “nel cieco mondo”, Minosse, Francesca da Rimini, Ulisse e altri affascinanti protagonisti.
La rassegna continua il 18 agosto con lo spettacolo che vede protagonisti i Brass Talents, i giovani artisti della Scuola Popolare di Musica del Brass divenuta oramai fucina di artisti, accompagnati dai loro Maestri. Ed il direttore della Scuola, il Maestro Vito Giordano a tal proposito dichiara “per la SPM essere presenti ad una iniziativa di tale portata artistico-culturale oltre ad essere un grande onore, è anche una dimostrazione di quanto sia importante per la nostra terra studiare in modo professionale e mirato. La nostra Scuola ha un intento specifico portare avanti i giovani sulla base della serietà che da quasi 50 anni di attività ci contraddistingue”.
Sul palco i migliori giovani talenti della più antica e rinomata scuola di musica Jazz della Fondazione The Brass Group. Tra le varie esibizioni che si susseguiranno, le allieve di canto jazz di Lucy Garsia e di Carmen Avellone accompagnate da una ritmica di giovani maestri, mentre una nota particolare è da dedicare al gruppo “The Flex” che si è creato all’interno alla classe di musica d’insieme pop della Scuola popolare di musica.
Il 19 agosto è la volta dello spettacolo “L’Estate del 78” con Roberto Alajmo che si diletterà a leggere delle pagine dell’omonimo libro accompagnato dalle note magistrali al pianoforte del Maestro Bepi Garsia, composte appositamente dal M° Marco Di Stefano Un connubio perfetto quello della lettura e del suono armonioso del pianoforte che va ad accarezzare parola per parola con tocchi magici, risultandone un tutt’uno come se fosse una sola creazione artistica, non da una parte la scrittura e dall’altra la musica, piuttosto un solo elemento che aiuta indubbiamente l’ascoltatore a comprendere con attenzione le parole di un testo a volte commovente, a volte pieno di calore e di tradizione, a volte con descrizioni attente sulle abitudini di famiglia, una famiglia palermitana in una calda estate, quella del ‘78.
Il testimone passa il 20 agosto alla performance dedicata ad un grande scrittore siciliano del ‘900 Leonardo Sciascia, “Il Cavaliere e la morte” dall’omonimo romanzo, con le voci narranti di Gigi Borruso e Stefania Blandemburgo e con le musiche originali eseguite da Gianni Gebbia, Diego Spitaleri e Fabio Lannino, una prima esecuzione assoluta.
La rassegna si conclude il 21 agosto con lo spettacolo Vito Giordano 5tet, una performance dove il jazz torna protagonista con il solista, il Maestro Giordano, reputato a ragione tra i migliori esponenti del suo strumento in Italia. Un programma articolato e condiviso passo per passo insieme all’Amministrazione comunale di Cefalù, alla quale va dato atto di avere puntato sulla necessità di cultura e ribadito con i fatti che la stessa debba avere un ruolo primario, con azioni mirate alla crescita collettiva, attraverso ad esempio la Fondazione della Biblioteca comunale di Cefalù, del Centro Studi Ruggero II, e tante altre iniziative al servizio della collettività e della promozione del turismo culturale.