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A Palermo si inaugura la mostra ”7 fate”. Dal 22 luglio a piazza Rivoluzione

Dal 22 luglio al 10 agosto 2021 da Arèa

Arèa di Giovanni Lo Versodal 22 luglio al 10 agosto 2021, presenta il nuovo progetto artistico collettivo dal titolo “7 Fate”, da un’idea di Daniela Balsamo e di Linda Randazzo, a cura di Gianna Panicola.

Le artiste protagoniste di questo progetto sono: Daniela Balsamo, Stefania Cordone, Mirela Morreale, Cetty Previtera, Linda Randazzo, Lilian Russo, Samantha Torrisi. 

“Sette fate”, dal numero magico che oltre a simboleggiare l’universalità e l’equilibrio perfetto tra le diversità, ricorda un luogo particolare di Palermo, il “Cortile delle Sette Fate”, di fronte il Monastero di Santa Chiara nel cuore del quartiere Ballarò.

La mostra si inaugura giovedì 22 luglio 2021, alle ore 18:30, nel rispetto delle norme di sicurezza anti COVID-19.

SCHEDA MOSTRA

Titolo: 7 Fate

Artisti: Daniela Balsamo, Stefania Cordone, Mirella Morreale, Cetty Previtera, Linda Randazzo, Lilian Russo, Samantha Torrisi

Curatela: Gianna Panicola

Inaugurazione: 22 luglio 2021 | ore 18.30

Dal 22 luglio al 10 agosto 2021

Sede: Arèa | Piazza della Rivoluzione – 90133 Palermo

Orari di visita: 18:00  24:00

Si racconta della loro eterea bellezza, del potere di compiere qualsiasi prodigio, dell’incanto che incanta fin dalla prima infanzia. In una dolce e tiepida sera di giugno, voglio raccontarvi delle stranezze, del coraggio, della profondità di spirito che animano queste creature; avanzano con delicatezza e ariosità, senza timore che qualcuno possa intralciare il proprio cammino: il volo di ali lucenti. Un fluttuare del corpo, una luce pulsante, un mutamento di forma, di materia, di esistenze. Dopo il male che si abbatté su tutto il mondo, seminando paura, disperazione, insicurezza; ecco, dopo quel male, emerse la necessità di ridare una nuova vita agli aerei corpi, agli occhi ardenti colmi di meraviglia, ai suoni di una natura velata, alle scie luminose, alla levità del cuore. Fantasticare, per lunghe ore, fino a notte inoltrata, quando l’immaginazione compie i suoi scherzi e catapulta tutto ciò che riesce ad incrociare: un viso, un fiore, una casa, un albero, una roccia, un lago, un sentiero. Mutamenti che si realizzano da una mente sprofondata nel sogno: è lì che avviene l’incontro! Questa mostra nasce in un pomeriggio d’estate e da un bisogno di leggerezza, di librarsi per rivivere “il sentirsi libero”, quel sentimento di libertà che tanto ci appartiene. Desiderio che è stato sempre manifestato, può considerarsi una invariabile antropologica e nel corso dei secoli ha assunto forme diverse, si è materializzato in splendidi esseri. Le fate sono l’espressione dell’esperienza del profondo, del fluire della psiche, del ritmo interiore. Lasciarsi prendere per mano e abbandonarsi ai balli all’aria aperta, in quelli che vengono chiamati “Cerchi delle Fate”. L’arte è elevazione del corpo e dell’anima, possiede il potere di trasportarci in un altrove. Il ritorno ai luoghi “dell’altrove”, che oggi hanno cessato di esistere, trasformati nella realtà virtuale in scenari apocalittici, metafora di prepotenza, di aggressività, proiezione di una pericolosa immagine ideologica. Maturare il distacco. Fermarsi ad osservare quei luoghi dimenticati, custodi di un’energia superiore. Palazzi, dimore, cortili, giardini, boschi, cascate, colline. Lasciatevi incantare dal loro mondo, dalla loro fantastica natura, contemplatele silenziosamente e, mi raccomando, non ignoratele perché sarete vittime di un diabolico incantesimo. Le fate sono tornate, sono tra di noi, pronte a rapire un umano e a trascinarlo nel loro impalpabile e misterioso regno». Così la curatrice, Gianna Panicola.

NOTE BIOGRAFICHE

Daniela Balsamo

Daniela Balsamo nasce a Palermo nel 1970. Dopo aver conseguito la maturità artistica, si trasferisce a Firenze dove frequenta al Politecnico Internazionale della Moda (Polimoda). Nel 1991, grazie a una borsa di studio, approfondisce il tema dell’illustrazione di moda al Fashion Institute of Technology di New York. Dopo alcuni anni, decide di tornare a Palermo dove frequenta il corso di scenografia presso l’Accademia di Belle Arti. Dal 1997 al 2001 è impegnata in importanti allestimenti teatrali e successivi tour mondiali con grandi registi internazionali del calibro di Peter Greenaway e Bob Wilson. A Roma dal 2001 al 2005, inizia a collaborare con diverse riviste di moda come fashion stylist e illustratrice. Dal 2005 a oggi vive a Palermo, dove dopo un lungo periodo di insegnamento si concentra esclusivamente sulla pittura. Numerose sono le mostre personali e collettive che l’hanno vista protagonista dal 2008 ad oggi. La sua pittura, caratterizzata da immagini oniriche, ci accompagna in unviaggio intimo, ricco di rimandi tra conscio ed inconscio in cui gli elementi topici del sogno prendono forma; le immagini e la trama pittorica si fondono per rintracciare memorie lontane.

Stefania Cordone

Stefania Cordone nasce a Palermo nel 1986. Si è diplomata all’Accademia di Belle Arti di Palermo specializzandosi in Grafica d’Arte. Attualmente vive e lavora a Castelbuono, dove è direttrice artistica di PUTIA Art Gallery e Responsabile del Dipartimento Educazione del Museo Civico Castelbuono. Ha esposto in collettive e personali in Italia e all’estero, le sue opere fanno parte di collezioni di istituzioni pubbliche italiane e private. Il suo immaginario è popolato da figure grottesche, frutto di una commistione di riferimenti, reali, metaforici, letterari che convergono nella costruzione di un mondo parallelo, imperniato di mistero e di silenzio. Tra le mostre personali: “Abbecedario Fantastico”, PUTIA Art Gallery, Castelbuono (PA), 2020; “Rivolti”, Arciporcorosso, Palermo, 2018; “Innesti”, Palm Beach Hotel, Cinisi (PA), 2016. Tra le mostre collettive: “The Hanging Garden”, Spaziocentrotre, Palermo, 2018; “Tutti giú per terra”, DUDI libreria per bambini, Palermo, 2017; “MediterraneanRoutes / Rotte Mediterranee, progetto IMAGO MUNDI”, Luciano Benetton Collection, Cantieri Culturali alla Zisa, Spazio ZAC, Palermo, 2017;“Bells From The Deep”, Hundred Years Gallery, London, 2016; “Tutti dormono”, a cura di Virginia Glorioso, Orto Botanico, Palermo, 2016;“Montagne d’arte, progetto I-Art”, Ex Convento dei Cappuccini (CCP), Geraci Siculo (PA), 2015.

Mirela Morreale

Mirela Morreale nasce a Palermo nel 1983. Il suo talento artistico inizia alla tenera età. Nel 2009 decide di trasferirsi a Parigi, studia all’Alliance Français ed esegue molti ritratti e tele astratte. Al rientro in Italia, nel 2010, dopo 3 anni, decide di iscriversi all’Accademia di Belle arti di Palermo. Completa il triennio nel 2017 e il biennio nel 2019, laureandosi con altissimi voti, con una tesi dal titolo “L’idea nell’atto chirurgico secondo Chaïm Soutine”, relatore Alessandro Bazan. Studia performance con Giusva Pecoraino e il 13 ottobre del 2018 si esibisce con “Sotto un sottomarino può succedere di tutto”, a cura della Pecoraino. Partecipa a diverse mostre collettive, tra le quali “Solo gli inquieti sanno come è difficile sopravvivere alla tempesta e non poterne vivere senza”, a Palazzo Ziino di Palermo, nel 2019, “Surgery” a Villa Niscemi, nel 2020 e gli “Artisti del Cortile della Morte”. Partecipa ad un workshop, sempre dal titolo “Surgery”, in un vecchio negozio vetrina, per pressi di Corso dei Mille, a Palermo. Attualmente la sua ricerca verte su tematiche scientifiche mediche, in particolare sulla chirurgia. Il suo gesto pittorico è espressivo, dinamico, dal carattere impulsivo, come possiamo notare nei suoi ritratti. I suoi volti emergono attraverso intense e spedite pennellate, una carica sferzante che riesce a far affiorare certi dinamismi psicologici.

Cetty Previtera

Cetty Previtera nasce in Svizzera nel 1976. Da bambina, con la famiglia si trasferisce in Sicilia, dove vive tutt’oggi. Dopo aver conseguito la Laurea in Scienze della Formazione presso l’Università degli Studi di Catania e un Master in Comunicazione e Linguaggi Non Verbali, approfondisce lo studio della pittura a olio. Frequenta gli studi di alcuni pittori siciliani e incontra i maestri Giuseppe Puglisi e Piero Zuccaro presso l’Accademia Abadir (CT). Nel 2011, a Vittoria (Rg) partecipa alla mostra itinerante Il Dogma del debito, a cura di Ivano Pino e Gianluca Gulino di Spazio InStabile. Seguono le esposizioni collettive curate da Natale Platania e la bi-personale Cube Project presso le Quam a Scicli, a cura di Antonio Sarnari. Nel 2015 partecipa alla collettiva Realismo Informale, a cura di Antonio Sarnari alle Quam di Scicli (RG). Del maggio 2017 è la sua prima mostra personale, Primavera, curata da Marco Goldin, presso le Quam di Scicli. Del 2018 la sua prima personale nella sua città, Catania, alla Carta Bianca Fine Arts. Nel 2019 ha avuto l’occasione di esporre presso la George Billis Gallery di New York per la collettiva Going a cura di Robin King e Carla Tucou Ricevuto. Nel 2014, a Bologna, partecipa alla Mostra Attorno a Vermeer, a cura di Marco Goldin. Nel 2021, sempre per la cura di Marco Goldin, espone all’interno della mostra Attorno a Van Gogh Otto pittori e i colori della vita, parallelamente alla mostra Van Gogh e i colori della vita, a Padova.

Linda Randazzo

Linda Randazzo nasce a Palermo, nel 1979, dove vive e lavora. Consegue una prima laurea in scenografia, una specializzazione in pittura, presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo e si conclude con un master in design per il teatro presso il Polidesign di Milano. Comincia la sua attività di artista partecipando a workshop e performance: Il tempo della notte, a cura di Emilio Fantin, Istituzione Parco della Laguna, (“Isola mondo” evento collaterale “Krossing” alla 53° Biennale di Venezia). Espone in musei e fondazioni, è presente in diverse collezioni e il suo lavoro viene archiviato dal Museo Riso di Palermo, Museo di arte contemporanea della Sicilia. Espone in Cina, Spagna, Serbia, Austria. Partecipa a una residenza del Goldismiths College di Londra per performers ai Cantieri culturali alla Zisa di Palermo. Nel 2015 allestisce una personale dal titolo “Linda’s Space”, nella galleria del Teatro Garibaldi di Palermo, curata dal compositore Gianni Gebbia. Nel 2017 è presente alla mostra Imago Mundi, mostra internazionale itinerante della collezione di Luciano Benetton. Nel 2018 espone all’istituto di cultura italiana di Vienna in una collettiva a cura di SynneGenzmer. Nel 2018 Cesare Biasini Selvaggi presenta una sua personale, presso gli spazi temporanei dell’associazione romana Archivi Ventrone, Art Dicstrit a Palermo. Nel 2019, è al museo Marino Marini di Firenze, in una collettiva, a cura di Angelo Crespi. 

Lilian Russo

Lilian Russo nasce ad Erice nel 1982. Dopo la laurea in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Palermo nel 2006, si è specializzata in Arti Visive presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, con i Maestri Diego Esposito e Loredana Parmesani (2009). Negli anni trascorsi a Milano, ha lavorato in qualità di assistente con la galleria d’Arte Contemporanea B. A. G. (Bel Art Gallery) e ha dipinto presso lo studio del pittore Marco Cigolani. Sempre nello stesso periodo ha collaborato con artisti italiani e stranieri, e preso parte a numerosi progetti ed esposizioni personali e collettive. Ha ideato diverse rassegne d’arte Contemporanea sia a Milano che in Sicilia. Attualmente vive a Trapani. Nel 2009 ha collaborato con l’artista Michela Forte per il progetto “Twister” Rete Musei Lombardia per l’Arte Contemporanea. Nello stesso anno, a Milano, ha partecipato a “Collezione Contemporanea. Giovani Artisti 200 opere” – Accademia Contemporanea. Nel dicembre 2012 prende parte alla mostra collettiva “12.12.2012” allo Spazio Bagutta; nel gennaio 2013 espone per l’inaugurazione di IFactory (Milano); nel dicembre 2013 esposizione personale “Dio Madre” p/o la galleria Spazio Onirico (Trapani); dal 22 settembre al 22 ottobre 2015 ha esposto in una doppia personale alla “Galleria Nasha” a Perm in Russia; dal 12 giugno al 16 luglio, esposizione collettiva, Palazzo Florio – Favignana “Seconda Biennale d’Arte Contemporanea Isole Egadi”.

Samantha Torrisi

Samantha Torrisi (Catania, 1977), si è diplomata con il massimo dei voti in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Catania nel 2002. Vive e lavora alle pendici dell’Etna. Nei suoi dipinti, dà vita a un mondo indefinito ed irreale basando la sua ricerca sulle tante contaminazioni dei media di oggi. Le sue opere fanno parte di diverse collezioni di arte contemporanea pubbliche e private. Ha collaborato a progetti multidisciplinari e si occupa di grafica editoriale. In più di vent’anni di attività, ha partecipato a concorsi, fiere d’arte contemporanea internazionali (tra le quali: Art Market Budapest, Art Athina, Paratissima e The Others a Torino, Affordable Milano, Kracow Art Fair, KunstArt Bolzano, Art Vilnius Lituania, BAF Bergamo) e a numerose mostre collettive e personali in Italia e all’estero.“Dalle parti di me”, a cura di Ivan Quaroni alla Galleria KōArt di Catania nel 2017 e “Dell’infinito il nulla”, a cura di Francesco Piazza alla Galleria Giuseppe Veniero Project a Palermo nel 2019, sono due dei suoi progetti personali più recenti. Tra le collettive del 2021: “Le Cento Sicilie. Il più ibrido dei continenti”, un progetto curatoriale del Parco Archeologico Naxos Taormina, testo critico di Ivan Quaroni, Palazzo Ciampoli, Taormina (ME). “Canone Doppio” a cura di Francesco Piazza, con il sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura di Atene, The Project Gallery, Atene (Grecia).

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