Vivere il proprio tempo ieri, conoscerne la realtà, riesaminarne oggi i contorni e raccontare. La “realtà” a cui ci si riferisce è Palermo, il “tempo”, invece, i trent’anni del secolo scorso (fine anni ’50-’80), il “narratore”, piuttosto particolare, è Piero Violante. Col suo nuovo libro, edito da Sellerio, dal titolo accattivante “Swinging Palermo”, Piero Violante – non palermitano d’origine ma bagherese di natali, classe 1945, docente universitario e critico musicale, oltre che scrittore e giornalista – ci restituisce un altro significativo memoriale di questa città contraddittoria; pezzi di pensiero dell’opinione pubblica di quel periodo; ritratti di cultura attraverso spazi, alcuni estinti, fucine di progetti intellettuali non limitati al solo respiro locale. Per il lettore avido di conoscenza Piero Violante è un “cicerone” di sostegno. Un fine osservatore che affianca la curiosità in un fascinoso viaggio verso la storia dell’opinione pubblica cittadina del dopoguerra. Nella città con quella sua fantasmagoria di bellezza che man mano si restringe col “sacco di Palermo”, nei suoi risvolti culturali più controversi e con quel suo fervido pensiero innovatore incatenato da un irresponsabile fatalismo come da un’immobilità civile di fronte alla metodica barbarie che estingue un’unicità storica senza eguali. Cosa accade in quegli anni fra i tè pomeridiani dell’aristocrazia e i circoli della contestazione studentesca? all’università come negli incontri librari? al Teatro Massimo e nelle cantine dell’avanguardia? fra le Settimane di Nuova Musica ed i concerti degli Amici della Musica? fra le riviste di semiotica e il quotidiano «L’Ora» come pure fra Leonardo Sciascia e la Scuola di Palermo? A metà strada fra l’autobiografia dell’intellettuale in formazione e una biografia della micro-metropoli di quegli anni, il libro, in modo molto consapevole, decostruisce e ricostruisce, attraverso il fine racconto, il “pensiero” della Palermo della nostra storia più recente, rendendoci la cartolina di una città vissuta dall’autore dal suo privilegiato osservatorio e con un tributo affettuoso a quella, come viene definita, “classe dirigente d’opposizione”. Nelle precedenti due pubblicazioni per Sellerio – “Eredità della musica. David J. Bach e i concerti dei lavoratori viennesi 1905-1934” (2007) e “I papillons di Brahms” (2009) – la realtà della musica, dei geni come delle intelligenze, è stata narrata dal critico musicale, con questo nuovo libro s’aggiungono al critico lo storico e l’intellettuale a tutto tondo, ma anche nel narratore il fotografo di una generazione e di memoria che ci restituisce parte di quella città per come non l’abbiamo conosciuta o per come non l’ha mai vista il lettore più giovane.
Appuntamento con il libro e con l’autore
“Colazione con l’autore” alla Libreria Modusvivendi (Via Quintino Sella, 79 – Palermo), domenica 22 febbraio, ore 11. Piero Violante è docente di Storia delle dottrine politiche e Sociologia della musica all’Università di Palermo ed anche critico musicale per “Repubblica Palermo”. Insieme all’autore interverranno Nuccio Vara e Dario Oliveri. A precedere l’incontro, dalle ore 9,30, caffè, cornetti e quotidiani a disposizione dei lettori.