di Antonino Schiera
Palermo – In data 18 febbraio, nel pomeriggio, presso la scuola Santocanale di Partanna Mondello si è svolto un dibattito pubblico tra il vice Sindaco di Palermo Emilio Arcuri e la cittadinanza, avente come tema l’annoso problema degli allagamenti nel Quartiere Partanna Mondello e che coinvolge in particolare la via Santocanale e le vie limitrofe. Una situazione che si ripete ogni volta che cadono poche gocce d’acqua, con enormi disagi per la popolazione residente, ma anche per gli alunni che si recano nel plesso scolastico. Gravi sono anche le ripercussione di tipo igienico sanitarie, in quanto le acque reflue si mischiano a quelle nere con le conseguenze che sono facilmente immaginabili.
Al dibattito che è stato promosso dal presidente della VII circoscrizione Pietro Gottuso erano presenti anche i Consiglieri Giuseppe Fiore ed Eduardo De Filippis. Gottuso ha tenuto a precisare al nostro taccuino: <<Ho chiesto ed ottenuto questo incontro in modo da illustrare le modalità ed i tempi degli interventi direttamente ai cittadini che patiscono questi disagi. Il mio obiettivo – prosegue Gottuso – è fare in modo che l’informazione arrivi direttamente da chi ha il compito di risolvere questo problema e nello stesso tempo fare assumere un impegno preciso e puntuale da parte degli amministratori>>.
Ma veniamo alle dichiarazioni di Emilio Arcuri che, oltre ad essere vice sindaco di Palermo, è anche titolare della delega ai lavori pubblici ed alle manutenzioni:<<Il mio modo di operare – spiega Arcuri alla platea – è di occuparmi prima del piano e dei progetti che servono a risolvere i problemi a livello strutturale e poi di gestire l’emergenza. Ne caso specifico l’immediata emergenza è quella di fare ripartire al più presto i lavori di bonifica e pulizia dell’attuale ferro di cavallo. I lavori si sono bloccati per via della lentezza dei finanziamenti da parte della Regione. Abbiamo deciso di investire subito i fondi comunali per il riavvio dei lavori anche per evitare azioni legali da parte della ditta che ha vinto l’appalto dei lavori. Il che sarebbe un grave danno sia per il Comune che per i cittadini. >>
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La seconda fase riguarda la realizzazione delle opere strutturali per risolvere in via definitiva il problema allagamenti a Partanna Mondello e su sollecitazione di Arcuri, è intervenuto l’ingegnere Pietro Romano del Comune di Palermo:<<Gli interventi programmati riguardano la creazione di un secondo ferro di cavallo che sorgerà in corrispondenza di via Castelforte. E’ questa l’opera madre che deve assorbire i rami secondari. Nell’arco di 3 mesi prevediamo di concludere gli studi di fattibilità per poi procedere ai successivi livelli di progettazione. Un secondo intervento strutturale – ha detto l’ingegnere ai cittadini presenti – prevede la costruzione di vasche di laminazione che servono ad alleggerire la rete fognaria in caso di piogge intense. I tempi di realizzazione di queste opere sono di un anno almeno.>>
Il vice sindaco Arcuri e l’ingegnere Romano hanno tenuto a precisare che il progetto rientra nel programma di protezione da rischio idro-geologico voluto da governo nazionale in seguito ai dissesti che hanno colpito molte zone d’Italia. Questo fatto dovrebbe garantire ulteriori possibilità che l’annoso problema possa essere risolto.
I cittadini durante l’incontro hanno mostrato di apprezzare le promesse fatte dagli amministratori presenti, anche se non sono mancati i malumori in particolare da parte di un rappresentate di un comitato cittadino il quale ha voluto rimarcare la gravità della situazione e gli accorati appelli, come quello rivolto dal V.Presidente della Circoscrizione Fiore, per un intervento di una Task Force della Protezione Civile durante gli allagamenti.
Si è parlato anche dell’uso delle idrovore, peraltro spesso guaste, durante le emergenze. Un palliativo che Arcuri ha definito assolutamente da non prendere in considerazione perché sarebbe grave non risolvere alla fonte il problema.
L’incontro si è chiuso con la promessa da parte di Emilio Arcuri di tenere in alta considerazione il problema e di volerlo risolvere.

Tommaso Garofalo, un abitante della zona presente, pessimisticamente ci ha detto: <<Queste promesse, questi progetti valgono anche se un domani la giunta comunale dovesse cambiare? Siamo stanchi di dovere fuggire dalle nostre case ogni volta che piove e di dovere provvedere noi con delle barriere per combattere l’acqua, che dopo che defluisce lascia muffa e umidità che danneggiamo le nostre case.>>
Anche Giusy Badalamenti, dell’Associazione Aiace, molto amareggiata, non tanto dell’incontro odierno, ma da quelli passati che non hanno prodotto nulla, ci ha detto: <<Naturalmente vigileremo su inizio lavori e fine… Siamo stanchi delle chiacchiere!>>
Con gli occhi rivolti al cielo sperando che nel frattempo non cadano giù troppi centimetri d’acqua, auguriamo ai nostri amministratori buon lavoro e soprattutto che possano mantenere le promesse fatte prima che gli allagamenti facciano, ancora di più, perdere fiducia nella politica.