sabato, 21 Dicembre 2024
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Abusivismo edilizio, chiuso un pub nel centro storico di Palermo

Palermo. Gli agenti del Nucleo Controllo Attività Produttive, nell’ambito di un servizio congiunto con i Carabinieri della Compagnia Piazza Verdi e finalizzato al controllo del territorio, hanno sanzionato un locale, in piazza Monte di Pietà, ed elevato sanzioni amministrative per un totale di euro 11.498. 

Il pubblico esercizio all’atto del controllo ispettivo, era aperto al pubblico e sprovvisto di qualsiasi titolo autorizzativo.

Il locale è stato posto sotto sequestro cautelare amministrativo, con apposita affissione di sigilli, perché privo della prescritta SCIA per somministrazione di alimenti e bevande e per asporto, ed è stato sanzionato con Verbale di euro 5.000.

Inoltre, il pub risultava sprovvisto della prescritta autorizzazione per la vendita al dettaglio di prodotti alimentari per cui è stato sanzionato con Verbale di euro 3.098,00 e sprovvisto, altresì, della prescritta Registrazione Sanitaria, sanzionato quindi con Verbale di euro 3.000.

Inoltre il gestore è stato sanzionato per inottemperanza all’obbligo nei locali pubblici ed aperti al pubblico, nonché tutti gli esercizi commerciali di esporre all’ingresso del locale un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente all’interno del locale, per il contrasto dell’epidemia da COVID 19, con Verbale di euro 400.

Al termine delle operazioni di controllo i residenti si sono avvicinati alle Forze di Polizia e li hanno ringraziati per l’attività svolta e per avere tutelato la quiete pubblica. 

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FURTO AL VIVAIO COMUNALE DI PALERMO

“Ennesimo furto ieri notte all’interno del vivaio comunale. Questa volta i ladri si sono impossessati delle sonde lambda di sette mezzi destinati alla potatura. Un settore già in sofferenza e che ora avrà anche 7 mezzi in meno. Dato che si tratta dell’ennesimo furto all’interno del vivaio, che si trova nel cuore della Favorita e quindi già di per sé molto isolato, non capiamo perché l’amministrazione comunale non abbia ancora provveduto a dotare la struttura di un impianto di videosorveglianza. A parte questo episodio molto grave, il ritardo sulle potature in città è sotto gli occhi di tutti. Un settore particolarmente in difficoltà che può contare su appena 10 potatori in tutta la città che possiede un patrimonio arboricolo di circa 70 mila esemplari. Tutto questo aumenta il pericolo di schianto alberi e la diminuzione dell’illuminazione, con le chiome che oscurano i punti luce. Il settore potatura urge di essere potenziato con il passaggio di operai Reset. L’ennesima vera e propria vergogna, quella della potatura, ancora una volta targata da chi è sindaco in questa città, se pure a intermittenza, da 35 anni”. Lo ha dichiarato Igor Gelarda, capogruppo Lega a Palazzo delle Aquile.

“Per quanto svolga delle funzioni estetiche importanti per la qualità della vita, il verde pubblico non va considerato solo come uno strumento di decoro urbano ma come una reale infrastruttura da integrare nelle dinamiche di vivibilità di ciascuna città. Per questo va tutelato in maniera molto più seria e efficace”, lo dichiara Concetta Amella, consigliera comunale del Movimento 5 Stelle, a proposito della notizia del furto, ieri notte al vivaio comunale della Favorita, delle sonde lambda di 7 sette mezzi destinati alla potatura.    

“È un altro duro colpo – continua Amella – per la gestione del verde pubblico a Palermo, un settore fondamentale che paga già parecchio le conseguenze, in termini di puntualità degli interventi di potatura, del numero ridotto di manutentori e che adesso si trova a dover fare i conti con questa nuova tendenza a furti così specifici. Costerna il fatto che al vivaio comunale non sia mai esistito un impianto di video-sorveglianza e di anti-intrusione. Una situazione grave e triste proprio per il capoluogo siciliano, in passato famoso anche per la bellezza dei suoi giardini storici e oggi alle prese non solo con insufficienze di personale nel settore della manutenzione del verde (solo 10 potatori rispetto a un patrimonio di oltre 70mila alberi, molti a rischio di caduta rami) ma anche con la scarsa tutela di vetture e cestelli per la potatura”.

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