sabato, 9 Novembre 2024
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HomesocialeCovid 19, open weekend AstraZeneca alla Fiera del Mediterraneo. Come vaccinarsi

Covid 19, open weekend AstraZeneca alla Fiera del Mediterraneo. Come vaccinarsi

Dal 16 aprile fino al 18 anche il Distretto Sanitario di Termini Imerese aderisce all’iniziativa denominata OPEN WEEKEND

Ai nastri di partenza la tre giorni dedicata alle vaccinazioni anti-Covid con il siero Vaxzevria (nuova denominazione di AstraZeneca). Venerdì 16, sabato 17 e domenica 18 aprile aperture prolungate dei centri vaccinali per consentire di immunizzarsi a tutte le persone tra i 60 e i 79 anni senza controindicazioni all’uso di questo vaccino.

I cancelli dell’hub provinciale Fiera del Mediterraneo – ingresso via Sadat 13 – resteranno aperti come al solito fino alle 22, orario di entrata dell’ultima automobile, per poi proseguire con l’ultimo turno di inoculazioni fino a mezzanotte.

Le vaccinazioni straordinarie senza prenotazione con AstraZeneca per la fascia 60-79 anni si terranno dalle 8 alle 22. Fino alle 24 verranno vaccinati anche coloro che si erano già prenotati nei giorni scorsi e che appartengono alle categorie over 80, estremamente vulnerabili e operatori sanitari.

A chi sia intenzionato a partecipare all’open weekend alla Fiera del Mediterraneo è fortemente consigliata la preregistrazione sulla piattaforma https://fiera.asppalermo.org/ nella sezione dedicata, in modo da selezionare l’orario di arrivo ed avere già con se i moduli compilati da presentare al medico per le valutazioni cliniche. La preregistrazione servirà ai vaccinandi per accorciare i tempi e alla struttura della Fiera per gestire gli ingressi al meglio.

Anche il Distretto Sanitario di Termini Imerese aderisce all’iniziativa OPEN WEEKEND

Dal 16 aprile fino al 18 il Distretto Sanitario di Termini Imerese aderisce all’iniziativa denominata OPEN WEEKEND. Verrà somministrato, senza alcuna prenotazione, il vaccino Astrazeneca per la fascia di età 60-79 per soggetti senza fragilità. Le inoculazioni avverranno presso l’Ospedale Cimino dalle 15,00 alle 22,00 e presso la sede del Distretto Sanitario (Vecchio Ospedale) dalla ore 8,00 alle ore 20,00.

DA POSTE ITALIANE…

Nell’ambito della cosiddetta “Operazione nonni” lanciata in questi giorni dalla Regione siciliana per la vaccinazione anti-Covid di tutti i cittadini ultraottantenni, Poste
Italiane ricorda ai soggetti in target la disponibilità alla prenotazione da parte dei 2.200 portalettere presenti sull’Isola.

In provincia di Palermo i 500 portalettere di Poste Italiane, già in servizio per il recapito e dotati di dispositivo palmare, possono infatti verificare in tempo reale gli slot di prenotazione disponibili per la vaccinazione e confermare l’appuntamento prescelto. Per farlo basta essere in possesso della tessera sanitaria, fornire un numero di cellulare e il CAP di riferimento.

Inoltre, i cittadini siciliani in target possono ricorrere, oltre alla task force dei portalettere, agli altri tre canali messi a disposizione da Poste Italiane. Restano
infatti operativi la piattaforma online all’indirizzo prenotazioni.vaccinicovid.gov.it, il call center al numero verde 800.009.966 e la rete dei 687 sportelli automatici ATM Postamat presenti sul territorio.

Proseguono intanto le consegne dei vaccini anti-Covid in Sicilia da parte del corriere espresso SDA di Poste Italiane. L’ultima fornitura di 14mila dosi Astrazeneca è in consegna in queste ore presso le farmacie ospedaliere di Giarre (2.900), Palermo (3.300), Messina (800), Milazzo (1.700), Enna (400), Erice Casa Santa (1.100), Siracusa (1.100), Ragusa (900), Agrigento (1.100), e Caltanissetta (700).

VACCINI, IL COMMENTO DEL SINDACO DI ISNELLO

Sui vaccini, il sindaco di Isnello Marcello Catanzaro: “Pfizer attivi produzione vaccini anche nello stabilimento di Catania presente dal 1959”. Andiamo sulla Luna e su Marte e non riusciamo a produrre i vaccini in Sicilia?

In una nota inviata al presidente del consiglio Mario Draghi, al presidente della Regione Nello Musumeci, al ministro della Salute Roberto Speranza e al presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, il primo cittadino del piccolo borgo sulle Madonie, famoso per essere sede del Gal Hassin, centro internazionale per le scienze astronomiche, ha chiesto al Governo nazionale e regionale di attivarsi con l’istituzione di un tavolo tecnico che coinvolga i vertici aziendale della Pfizer e i rappresentanti sindacali per valutare la fattibilità dell’investimento e se necessario anche l’intervento a sostegno da parte della Regione Sicilia.

“L’unica soluzione per uscirne dalla pandemia è una campagna vaccinale a tappeto, ma mancano un numero considerevoli di dosi – scrive il sindaco Catanzaro – a Catania dal 1959 è presente uno stabilimento Pfizer specializzato nella produzione di antibiotici parenterali di prima linea per uso ospedaliero, penicillinici e non, uno stabilimento che produce 26 milioni di dosi tra flaconi e siringhe, che ha implementato la produzione di farmaci iniettabili sterili anche generici, perché per far fronte alle esigenze degli stati non ci si attivi affinché lo stabilimento siciliano possa produrre il vaccino anti-covid19, sicuramente rappresenterebbe un’opportunità per la Sicilia e l’Italia intera, posti di lavoro, incremento della produzione, accelerazione del piano vaccinale che ci permetterebbe di ritornare alla normalità”.

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