venerdì, 22 Novembre 2024
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395° Festino di Santa Rosalia: alla Cala di Palermo narrato l’arrivo della peste

Ieri pomeriggio, al Molo Sud della Cala di Palermo, si è svolto il secondo appuntamento con #aspettandoilfestino2019

Tema dell’evento la rievocazione storica dell’arrivo della peste a Palermo del 7 maggio 1624. Nello stesso giorno di 395 anni fa infatti approdava in città l’imbarcazione proveniente da Tunisi, il “vascello della redenzione dei cattivi” ovvero del riscatto dei cristiani prigionieri dei saraceni. 

Le note storiche riportate raccontano che il Viceré Emanuele Filiberto, contro il parere generale per cui si sospettava che a bordo covasse la peste, ne permise l’attracco, “carico come era di mercanzie e ricchi doni a lui inviati dal Re di Tunisi“, e la successiva discesa degli occupanti da cui poi si innescarono migliaia di morti in città.

Simbolicamente, al Molo Sud della Cala, la peste nera è arrivata attraverso le movenze della danzatrice Federica Marullo, portata via mare da un’imbarcazione fino a terra, e accolta dalle letture delle piccole Marta Castiglia e Marialisa Pagano, allieve della Scuola di Teatro “Putia d’Arte Malvina Franco”, e dalle percussioni dei Tamburinai della Famiglia Aucello.

A seguire Don Gaetano Ceravolo, Reggente del Santuario di Santa Rosalia a Monte Pellegrino, e Girolamo Mazzola dell’Archivio Storico Comunale di Palermo, hanno condiviso con i tanti presenti racconti, fra storia e tradizione, del contagio del 1624.

Erano presenti tra gli altri Adham Darawsha, Assessore alle Culture del Comune di Palermo, Lollo Franco Direttore Artistico e Vincenzo Montanelli Direttore Organizzativo 395° Festino di Santa Rosalia.


Il calendario di appuntamenti di #aspettandoilfestino2019, novità del 395° Festino ideata da Vincenzo Montanelli e Lollo Franco, che prevede una serie di incontri di avvicinamento alla celebrazione finale del 14 luglio, proseguirà il 16 maggio al Museo Internazionale delle Marionette con la giornata di studi “Rosalia e le altre. Simboli del sacro femminile nel culto rosaliano” a cura del Professore Ignazio Buttitta.

Quella nave arrivando secoli fa portò la peste – ha commentato Adham Darawsha Assessore alle Culture del Comune di Palermo – noi invece sfidiamo la storia per dire che la nave che oggi entra in porto è una nave che porta speranza e pace. Il porto di Palermo è un porto aperto, il Festino di quest’anno è un Festino multi tappe per rendere la città sempre più partecipe e per ribadire i valori dell’inclusione e dell’accoglienza“.

Secondo appuntamento di #aspettandoilfestino2019 emozionante, sebbene ripercorra la tragica vicenda dell’arrivo della peste, per noi rappresenta un’altra opportunità affinché si continui a parlare del Festino della città di Palermo – ha precisato Vincenzo Montanelli Direttore Organizzativo 395° Festino di Santa Rosalia – il Festino è 365 giorni all’anno e anche oltre. Il connubio tra arte, storia e religione sono presupposti fondamentali di una sinergia perfetta per l’organizzazione di questa ricorrenza“.

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