Oggi, 29 agosto, in occasione del 27° anniversario della morte dell’imprenditore Libero Grassi ucciso dalla mafia, l’associazione ‘Addiopizzo‘ e la famiglia Grassi, hanno promosso una giornata di iniziative in suo ricordo e anche della moglie Pina Maisano.
Intervenendo stamani alla cerimonia di commemorazione di Libero Grassi, trucidato per essersi opposto al racket del pizzo e divenuto simbolo della lotta alla criminalità, il Sindaco Leoluca Orlando ne ha ricordato la figura di “imprenditore, punto di riferimento culturale, che aveva forte l’etica della responsabilità individuale e rifiutava le logiche di appartenenza, terreno di coltura della Palermo di trenta, quaranta anni fa. Allora Libero Grassi era scomodo e inviso perché lo Stato, l’associazione degli industriali, i partiti avevano il volto della mafia. Oggi la mafia non governa questa città”. Alla cerimonia erano presenti, oltre , in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, il vice-sindaco, Sergio Marino e gli assessori Giovanna Marano ed Emilio Arcuri.
Per Paolo Caracausi, consigliere comunale IDV: “Non possiamo che condividere il pensiero della figlia Alessia, secondo cui l’economia palermitana è ancora pesantemente condizionata e sono pochi a impegnarsi per il bene comune, senza un tornaconto personale. Il pizzo è un tema all’ordine del giorno – afferma Caracausi – e ha ragione Alessia Grassi: Palermo deve cambiare nell’interesse dei nostri figli e delle future generazioni. Anche i miei figli, come tanti altri, hanno lasciato la città per cercare altrove un futuro migliore, la classe politica deve invertire questa rotta lavorando in modo disinteressato”.
Nel pomeriggio, si sono svolte altre importanti iniziative quale la 2^ edizione della “Vela per l’inclusione sociale“, durante la quale i ragazzi di piazza Magione sono usciti in barca accompagnati dall’associazione ‘Addiopizzo‘ e dalla LNI – Lega Navale Italiana nell’ambito di un percorso dentro e fuori il quartiere della Kalsa per la prevenzione e la riduzione del disagio sociale e la promozione dell’inclusione, terminata al Parco ‘Libero Grassi‘. I ragazzi sono saliti a bordo delle imbarcazioni dei soci della LNI, tra cui Azimut, la barca a vela a due alberi di oltre 12 metri, sequestrata dalla Guardia di Finanza in seguito ad una operazione di lotta all’immigrazione clandestina.
A seguire, con partenza dal Nautoscopio (in prossimità del porto della Cala e del Foro ‘Umberto I’), si è svolta l’8^ edizione della ‘Pedalata per il Parco Libero Grassi‘, a cura di Palermo Ciclabile, del Comitato per il Parco Libero Grassi e di Addiopizzo, che ha visto la partecipazione non solo di un gruppo di “affiatati ed uniti” ciclisti che, dal 2010, pedalano insieme in memoria di Libero Grassi, ma anche di giovani new entry in corsa per una buona causa.
A coordinare il gruppo Antony Passalacqua, rappresentante dell’associazione “Mobilita Palermo“, al quale abbiamo chiesto la storia e gli obiettivi della “pedalata”: «Anche quest’anno ci sono diverse associazioni che hanno voluto promuovere l’iniziativa. Con la pedalata – prosegue Passalacqua – chiediamo, ancora una volta, alla Regione l’affido del Parco ‘Libero Grassi’ al fine di garantirne la fruizione. È dal 2010 che interloquiamo con il Comune su questo “mostro burocratico” e ci auguriamo che questa sia la volta buona in quanto la Regione dovrebbe cedere quest’area al Comune e, quest’ultimo, dovrebbe a sua volta provvedere alla bonifica».
«Ed è sempre dal 2010 – conclude Passalacqua – che organizziamo, oltre la pedalata, una serie di inizative come picnic ed escursioni tematiche per far conoscere l’area del cosiddetto “Mammellone” di Acqua dei Corsari ai ragazzi delle scuole».
A concludere la giornata commemorativa il dibattito tra associazioni ed istituzioni, che si è svolto proprio al Parco ‘Libero Grassi’, sulla riapertura dello stesso nonché sull’avvio di un percorso di progettazione e gestione partecipata che ha visto gli interventi, tra gli altri, di Alice Grassi, Daniele Marannano di Addiopizzo e del sindaco Leoluca Orlando.