Stop al Femminicidio, stop agli stupri. Si celebra oggi, 25 novembre, la Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne.
Da qualche tempo, questo fenomeno, è diventato una piaga che l’umanità, purtroppo, non è ancora riuscita a sanare. Nonostante il passare degli anni, i ricambi generazionali, il varo di nuove leggi, ancora oggi milioni di donne subiscono violenze di ogni tipo. Non solo in Afghanistan o negli altri Paesi arabi e del Terzo Mondo dove sono permesse pratiche come le mutilazioni genitali e la lapidazione, ma anche nei Paesi occidentali.
Una vittima ogni due giorni, 179 donne uccise: un anno nero per i femminicidi in Italia, il 2013, secondo il rapporto Eures, aumentano al Sud ( il 27% nel 2013) e raddoppiano al Centro, mentre il Nord detiene il record di uccisione di donne in famiglia. Per non parlare poi, dell’oltre un milione di donne che finisce nella rete dei soprusi al maschile, dallo schiaffo allo stalking.
L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha designato, la giornata del 25 novembre, in ricordo del crudele assassinio di cui furono vittime nel 1960 tre donne del gruppo delle “Hermanas Mirabal” (sorelle Mirabal), attivamente impegnate nel contrastare il regime del dittatore Rafael Leonidas Trujillo che, per oltre 30 anni (1930-1961), tenne la Repubblica Dominicana nell’arretratezza, relegando le donne alla sottomissione e all’esclusione dalla vita sociale.
Dal 1999 le Nazioni Unite, l’Italia e il mondo intero celebrano questa giornata sensibilizzando donne e uomini, ricordano che la violenza sulle donne è una forma di discriminazione e una violazione dei diritti naturali dell’essere umano. Questa iniziativa, che ha come simbolo le scarpette rosse, intende ribadire che contrastare la violenza nei confronti delle donne è una battaglia di civiltà che coinvolge e impegna insieme uomini e donne.
Per la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, tantissime le iniziative in tutta l’Italia: da Milano alla Sicilia, si unisce oggi al grido di protesta. Flash mob a Padova, Pisa e Siracusa. Mostre e letture di personaggi famosi a Roma, dove Piazza del Popolo si tingerà di rosso in onore della giornata e numerosi palazzi storici della Capitale esporranno frasi e parole legate alla violenza sulle donne.
A piazza San Babila, a Milano, saranno offerte clementine antiviolenza: un’idea del coordinamento donne Cgil, Cisl e Uil con 150 chili di mandarini regalati dalle imprenditrici di Confagricoltura Donna Calabria in ricordo di Fabiana Luzi, uccisa dall’ex fidanzato in un agrumeto.
In Sicilia: Quasi l’intera Isola parteciperà alla giornata con azioni simboliche e plateali gesta di piazza. Eventi a Licata, Termini Imerese, Bagheria, Altavilla, Ganci e Partinico, Trapani, Nicosia, Giardini di Naxos e tante altre località.
A San Giuseppe Jato, al Centro diurno “11 Settembre” di via Giorgio La Pira, si svolgerà la serata “Urla silenziose”, ore dedicate allo spettacolo e al dibattito, in cui tra le tante tematiche verrà affrontato quello della tratta delle donne.
Seguiranno un reading di Rosetta Iacona, un corto di teatro contemporaneo dei Policandri (gruppo teatrale locale) e la presenza di ospiti illustri quale il giudice per le indagini preliminari Nicola Aiello, che parlerà di stalking e misure cautelari, e il magistrato Ignazio Pardo della Corte di Appello di Palermo, che affronterà il tema della tratta delle donne. Infine il giornalista Leandro Salvia racconterà il caso di Concetta Conigliaro, la giovane donna barbaramente uccisa la scorsa estate a San Giuseppe Jato. All’ingresso sarà visibile inoltre un’istallazione dal titolo “Zapatos rojos”.
Si spera che sia a livello nazionale che internazionale la piaga del femminicidio e della violenza di genere venga debellata al più presto, e oltre ad essa si faccia in modo di eliminare la violenza nel suo complesso e nelle sue più varie sfaccettature.
Il colore dell’amore è rosso passione, non viola tumefatto!