Oggi, 23 febbraio 2016, al Porto di Palermo (molo “Quattro Venti”), approderà “AQUARIUS”, una nave guardapesca diretta nel Canale di Sicilia per offrire aiuto e salvare profughi e migranti in difficoltà sui barconi in traversata dall’Africa verso la Sicilia. La missione è organizzata dalle associazioni tedesca, francese e italiana denominate “SOS Méditerranée”.
Alle ore 10.00, a bordo della nave, alla presenza del sindaco Leoluca Orlando, insieme al presidente della Consulta delle Culture, Adham Darawsha, gli organizzatori dell’evento e i responsabili delle associazioni “SOS Méditerranée”, Klaus Vogel, Sophie Beau e Pietro Omodeo, terranno una conferenza stampa per illustrare i dettagli della missione e le mansioni dell’equipe di medici di primo soccorso, appartenente all’organizzazione Medicins Du Mond e presente a bordo.
Gli stessi nel pomeriggio, dalle 16,30, presso il Teatro Agricantus di via Nicolò Garzilli, 89, terranno un incontro cittadino per illustrare il progetto, presentare le associazioni, relazionarsi e dibattere con gli ospiti e il pubblico sul tema dei soccorsi in mare e dell’accoglienza in Europa dei migranti e dei rifugiati. Interverrà anche l’assessore alla Cultura, Andrea Cusumano.
A seguire, alle ore 18:30, sarà presentato lo spettacolo teatrale “Deserto d’acqua”, sul tema delle migrazioni e dell’accoglienza, prodotto dal Teatro Atlante di Palermo e generosamente offerto per l’occasione.
La nave salperà oggi stesso, alle ore 22:00, alla volta di Lampedusa.
Aggiornamento : 23/02/2016 ore: 13
“Aquarius – ha dichiarato il sindaco Orlando – è una missione frutto
della passione e dell’amore della società civile e nasce per dare una
risposta forte e immediata agli egoismi finanziari e alle meschinerie
politiche di un’Europa che sta smarrendo il senso della sua ragione
fondativa. E’ significativo, – ha aggiunto il primo cittadino – il
fatto che si sia voluto far tappa nella nostra città che, con la Carta
di Palermo, continua a chiedere a gran voce l’abolizione del permesso
di soggiorno e il riconoscimento della mobilità come diritto umano”.
SOS Méditerranée nasce dall’idea di alcuni cittadini che, mettendo
insieme le proprie competenze (marittime, umanitarie, mediche,
giuridiche), hanno deciso di dare il proprio contributo alle
operazioni di salvataggio nel Mediterraneo.
“Sono felice – ha dichiarato Adham Darawsha – che una realtà che
arriva dal volontariato e si sviluppa fuori dagli schemi degli stati
si stia realizzando perché, in questo caso, sono gli stessi cittadini
europei che chiedono a gran voce all’Europa un cambio di rotta e
vogliono sensibilizzare l’opinione pubblica e i governi nazionali
sulle conseguenze drammatiche delle loro politiche migratorie.
Anch’io, come medico, ho dato la mia disponibilità a partecipare alla
missione”.