domenica, 24 Novembre 2024
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166,67 numeri che posso far male, soprattutto alle nostre tasche

Vi starete chiedendo cos’è questa misteriosa serie di numeri, forse qualcuno di voi lo sa già perché, anche lui, è incappato in uno spiacevole inconveniente.

Ahi ahi ahi, ma perché ieri non sono rimasto a casa invece di andare dal medico curante? Se non fossi uscito, avrei continuato a non conoscere il vero significato di questa serie di numeri.

Vi svelo il mistero: 166,67 sono gli euro che entro 60 giorni dovrò pagare per avere conferito i rifiuti fuori dagli orari consentiti dalle norme comunali. Ebbene sì, sono stato beccato da una pattuglia della Polizia Municipale palermitana mentre gettavo l’immondizia nel cassonetto alle 9.

Ho sbagliato e pagherò, giusto, le norme ci sono per essere rispettate. Un plauso va dato alla pattuglia che ha pescato questo cittadino disubbidiente in flagranza. Sono stati bravi, gentili e professionali, anzi mi hanno che sono stato anche filmato. E vai, sono protagonista di un video, che spero vivamente non venga mandato in onda: non mi ero truccato e poi la luce non era ottimale.

Ma come: io che pago regolarmente la Tari, io che non getto per terra neanche un pezzettino di carta, anzi se vedo qualcuno che getta qualcosa per terra lo rimprovero, vengo beccato ignobilmente mentre getto la monnezza nel cassonetto fuori la fascia oraria per il conferimento?

“Vergognati”, mi sono detto! Prometto che non lo faccio più, anzi mi auguro che al più presto venga attivata anche nella mia zona la raccolta differenziata porta a porta così gli operatori ecologici sono costretti a passare, dalla via in  cui abito, ogni giorno. Ah, dimenticavo, il cassonetto più vicino alla mia abitazione (ovvero che mi viene di mano, con l’auto) dista circa 850 metri.

Vero è che ce ne sono altri un pochino più vicini, ma per raggiungirli non risulta agevole perché i veicoli che procedono sfrecciano veloci. Quindi, per soli 150 metri non posso richiedere la detrazione prevista dalle vigenti norme comunali. Mi chiedo: è giusto che il mio vicino, che ha una certa età e che non guida più, deve portare, a piedi, per così tanta strada i sacchetti della spazzatura?

Altra domanda: perché essere così rigidi nel conferimento dei rifiuti (dalle ore 18 alle ore 22) quando nella mia zona i mezzi della nettezza urbana passano a ritirarli anche nella tarda mattinata, lasciando, quindi, l’immondizia per tante ore nei cassonetti? Non sarebbe più logico realizzare delle fasce orarie per il confermento che tengano conto, per ogni quartiere, degli orari di raccolta da parte degli operatori ecologici?

Ed infine: come cittadino della nostra bella città, a fronte del pagamento della Tari cosa ci spetta? Dobbiamo solo pagare? E’ giusto che ci siano i doveri e che si devono rispettare le regole ma è bene ricordare che abbiamo anche dei diritti e molto spesso su questi nessuno vigila. Molto spesso la cosiddetta monnezza non viene raccolta regolarmente, accumulandosi in modo spropositato. Per non parlare dello spazzamento e della pulizia delle strade. A esempio: nella via in cui abito, non so da quanti giorni, o meglio da quanti mesi, non si vede l’operatore ecologico con la sua ramazza che sicuramente sarà inviato dall’azienda a svolgere chissà quali altri compiti o probabilmente a ramazzare quelle zone interessare dal turismo.

Non mi resta altro che andare a pagare subito i 166,67 euro e ricordarvi che è consentito depositare i rifiuti urbani nei cassonetti, dal lunedì al sabato, dalle ore 18 alle 22 per il periodo dell’anno in cui è in vigore l’ora legale e dalle ore 17 alle 22 per il periodo in cui è in vigore l’ora solare.

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